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Uzeda – Stella

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Sul retro di “Stella” dei catanesi Uzeda troneggia un inquientante Made In Canada e un significativo recorded by Steve Albini at Red House Recording Studio in Senigallia-Italy.
Si capisce da qui che la reputazione e il nome degli Uzeda è di quelli importanti, all'estero quanto in Italia.
E allora possono passare 8 anni di tombale silenzio tra il precedente “Different section wires” e questo “Stella”. Possono passare, si, sono passati, ma nessuno ha mai posto veramente la parola 'fine' sopra ad un qualsiasi ipotetico romanzo che parlasse di Uzeda.
Ed ecco che non sembra essere cambiato quasi nulla. Anzi, quasi quasi, se qualcuno parlasse di miglioramenti musicali, non credo nessuno avrebbe qualcosa da ridire.
Beh, però, il tempo che sembra non essere passato per nulla è forse anche l'unico piccolo difetto di questo disco, che come 8 anni fa sfodera la stessa dose di stretto noise, dove le chitarre stridono, il basso riempie e satura metallicamente ogni cavità sonora mentre la batteria percuote furiosamente ogni piccolo e nascosto accenno di melodia. Ecco, se c'è una cosa che forse è migliorata, quella è la voce di Giovanna Cacciola, schizofenica e angosciosa, come di bambina sperduta nel caos cittadino che finalmente riesce a distaccarsi dagli scomodi paragoni, dei quali fu a suo tempo vittima, con la regina Kim Gordon.
Ma appunto perchè il disco non si distacca dal precedente lavoro risulta per forza di cose essere un gran disco.
“Stella”, in poco più di mezz'ora, riesce a dimostrare che gli Uzeda sono probabilmente il miglior gruppo italiano a fare un certo tipo di indie-rock, un po' sopra le righe. Peccato che in Italia non se ne accorga nessuno.

Tracklist
Wailing
What I Meant When I Called Your Name
This Heat
Time Below Zero
From The Book of Skies
Camillo
Gold
Steam, Rain & Other Stuff

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