Impatto Sonoro
Menu

Bibliophobia

Francesco Cagno – Sposati e Pericolosi: Recensione + Intervista all’autore

Sposati e pericolosi
Francesco Cagno
Newton Compton
9,9 euro

Francesco Cagno torna in libreria, dopo il successo di “Se mi lasci sto male”, con un libro divertente e ironico su cosa significa sposarsi oggi, ai tempi della televisione e dei reality. Ritroviamo così Margherita Ficazzi, conduttrice televisiva e donna dalle mille passioni, già protagonista del precedente romanzo, che questa volta accetterà una sfida particolare: condurre un reality televisivo sulle difficoltà della convivenza. Fra cuori spezzati, riattaccati, riscoperti, Margherita si troverà a combattere un personaggio che trama contro di lei all’ombra dello show e a interrogarsi sui rapporti di coppia e d’amore. “Sposati e pericolosi” è un libro divertente e ironico, per passare delle ore di lettura in pieno relax e riflettere, con quell’apparente leggerezza che la scrittura di Cagno possiede, sui rapporti di lavoro, d’amicizia, d’amore. Di seguito l’intervista all’autore.

Torna alla ribalta Margherita Ficarazzi, già protagonista del suo primo romanzo “Se mi lasci sto male”. Margherita, nonostante il matrimonio, sembra non essere cambiata per niente…
“La Ficarazzi è una guerriera e affronta la vita come ha sempre fatto. È una donna coraggiosa e leale e il matrimonio l’ha solo resa più sicura: ha trovato quello che le mancava. Di solito si dice che, quando uno scrittore fa sposare il suo protagonista, ne decreta la fine. Mi è piaciuto che i miei lettori conoscessero Margherita già grande e – alla fine del primo romanzo – sposata. E nonostante questo credo che abbia un futuro davanti a sé, senza considerare che c’è anche il passato…”

Tutto parte con una forte critica nei confronti della televisione, che tutto rende come uno spettacolo atroce. Crede che la televisione italiana sia questa? Che sia molto diversa da quella straniera (europea e americana)?
“Credo che in questo paese si stia affermando l’idea che esistono scorciatoie per il benessere. E lavori facili. E soprattutto facili da ottenere accettando di esibirsi (da tutti i punti di vista, ma io considero il più pericoloso quello psicologico e morale) davanti a delle telecamere. La televisione è responsabile di questo, ma ovviamente dietro c’è la politica. Non tutti sanno che, a suo tempo, in Italia, il Governo non consentì la libera vendita del televisore fino a quando si diffusero in tutte le case elettrodomestici considerati più importanti come il frigorifero e la lavabiancheria. Era una scelta d’igiene, di crescita. Se oggi al contrario il modello da imitare è quello del tronista che diventa attore e della valletta disposta a compromessi è perché si vuole illudere la gente (soprattutto i giovani) che sia possibile “saltare il fosso” senza fatica né grande talento. Un tempo la televisione italiana era la migliore del mondo. Oggi ci siamo omologati verso il basso, con poche eccezioni, sempre più rare”.

Il docu-reality sulle difficoltà della convivenza di coppia sembra proprio uscito dal piccolo schermo. Figlio perfetto di “Sos tata” e “Uomini e donne”. Come le è venuta questa idea?
“Dovrei risponderti che bisogna leggere il mio libro per saperlo! Scherzi a parte, l’idea viene dalla convinzione che tanti matrimoni finiscano male più per inesperienza che per reali problemi di coppia. E da questo proviene la parte “buona” dello show “Sposati e pericolosi”, basato in effetti sul libro scritto dalla Ficarazzi su questo argomento. Poi mi sono calato nei panni di un produttore televisivo ed è stato automatico immaginare che, per incrementare l’audience, sulla parte sociologica andasse innestata una sorta di “Casa” del GF, ma popolata da coppie sposate a dir poco imbarazzanti. Basta fingersi una persona molto gretta e frustrata per immaginarsi dei programmi tv di successo, però mi sono accorto che quelli che ho descritto finora nei miei romanzi sono poca roba al confronto di quello che si vede in tv. Ma non demordo!”

Incontreremo ancora Margherita? Sta lavorando a un seguito con questa show girl volitiva ma anche molto remissiva?
“Io spero proprio di sì! In effetti ho già scritto un altro capitolo della “saga”, ma conto di pubblicarlo più in là: ce ne sono altri prima, che vorrei offrire ai lettori. Il Dipartimento Crimini Sentimentali e la Squadra Seduzione hanno ancora molte missioni davanti a sé. Anche se ho già scritto lo story line di questi romanzi, però, attualmente non sto lavorando a quello che considero il terzo episodio. Detto questo bisogna incrociare le dita e sperare che il risultato in libreria invogli ancora una volta l’editore a pubblicarmi…”

Sembra che Margherita si sdoppi e che sul lavoro sia molto diversa da come è nella vita di coppia. Crede che sia un comportamento comune fra le donne d’oggi?
“Molti di noi sul lavoro devono indossare una maschera e le donne spesso – per tentare di ottenere gli stessi risultati degli uomini – sono costrette a mostrarsi ancora più dure di quanto non sarebbe necessario a un loro collega maschio. Per fortuna poi tutti quanti torniamo a casa…”

Che programmi ha per il futuro?
“Inizio (se non altro per scaramanzia) con la stessa risposta che ti ho dato l’anno scorso in occasione della tua intervista su “Se mi lasci sto male”. Dunque: Scrivere, certamente! Il romanzo a cui sto lavorando ora è una nuova contaminazione tra generi. L’obiettivo è sempre quello di divertire, ma anche far riflettere, e alcuni ingredienti sono gli stessi dei miei primi due libri: tv, politica, psicologia, azione, complotti, un pizzico di fantascienza e ovviamente l’amore! Ma non solo sentimentale, questa volta…”

Recensione e intervista a cura di Flavia Piccinni.

francescocagno.ilcannocchiale.it

www.newtoncompton.com

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Articoli correlati