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Walter Piva – Esteso Ad Un Tempo Finito

2008 - Self
pop/cantautoriale

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Tracklist

1. Nessuno è fuori
2. Curriculum vitae
3. Flussi d\'incoscienza
4. Inarrivabile
5. Tracce nascoste
6. Lo straniero gioca in casa
7. Essere
8. Sottovoce
Bonus Track
9. Riassunto

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“Tracce non più nascoste”

“Esteso ad un tempo finito” è il titolo del primo album in studio del ventitreenne Walter Piva, nato a Gela ma residente a Bologna. Si tratta un lavoro auto-prodotto, in cui l’autore ha curato personalmente testi e musiche e seguito gli arrangiamenti.

Elemento principale dell’album è l’aspetto autobiografico. Infatti, attraverso parole e musica viene raccontato un percorso ben preciso, che prende spunto dalla prima parte (su tre totali) di uno scritto omonimo dello stesso autore. Se la storia è narrata dal testo degli otto brani dell’album (più una bonus track), l’emotività che si vuole trasmettere è affidata maggiormente all’aspetto musicale, ed evidenziata da una grande varietà di generi che differenziano le diverse canzoni tra loro.

L’unità stilistica è tenuta da una base tendenzialmente pop, frutto delle influenze artistiche di Piva provenienti dalla tradizione italiana di musica leggera. La varietà è data dall’hip-hop di “Nessuno è fuori”, dallo ska/reggae di “Inarrivabile” o da “Sottovoce”, una dolce ballata eseguita al piano.

Una menzione particolare meritano il primo singolo “Lo straniero gioca in casa”, dal ritmo incalzante e orecchiabile; la più introspettiva “Flussi d’incoscienza” che ci porta da un’iniziale tensione fatta di dubbi e incertezze ad un denso finale in cui il desiderio di conoscere se stesso è sottolineato da un dolce fluire sonoro. Infine “Essere”, forse il brano più diretto e poetico, dove desideri e utopie s’incontrano mettendo a nudo i pensieri più profondi dell’autore.

Con la bonus track “Riassunto”, solo chitarra acustica e voce, si chiude il primo capitolo di questo percorso autobiografico.

E’ un racconto che parla di viaggi, di eroi, di sogni, di riflessioni, teso verso la consapevolezza della propria esistenza attraverso la magia della continua scoperta. La scoperta di un mondo immaginato, nascosto, fatto di piccole tracce, un destriero, una sirena. Sono i segni attraverso i quali il protagonista si aggrappa per dare un senso a ciò che fa, a ciò che vede. Tracce da preservare per tener viva l’illusione di quella felicità desiderata. Quella stessa felicità infine raggiunta attraverso tracce ormai non più nascoste, ma condivise con un mondo che ora può sentirle, può toccarle e grazie ad esse si emoziona.

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