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Franziska – Action

2008 - Venus Dischi
ska/reggae

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Tracklist

01. Intro
02. More Love
03. Ask Dem Why
04. Action Speacks Louder Than Words
05. Fighting For Freedom
06. The Herb
07. People Rise
08. Down To The Ground
09. Weh Dem A Try
10. The Next Big Thing
11. Peace Of Mine
12. Big Ship
13. Dun Wid Di Crime
14. Yeah Yeah
15. Down To The Dub
16. Ask Dem Dub
17. Fighting For Dub

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C’è stato un periodo in cui la musica reggae andava di moda: la Giamaica di Bob Marley era venerata come la terra promessa, giovani gruppi fiorivano da tutte le parti (persino troppi per la verità) ed avere un’acconciatura rasta era decisamente una gran figata.

Adesso che quel periodo è finito, gli alfieri italiani della musica reggae che hanno saputo resistere all’ondata di piena senza farsi travolgere si possono contare sulle dita di una mano, ed i Franziska ne rappresentano un valido esempio.

Dopo essersi aggiudicati con merito l’edizione 2007 dell’European Reggae Award al Rototom Sunsplash di Osoppo, la crew milanese si è rimessa in gioco proponendo un album di pura musica reggae, con un sound pulito e senza troppi fronzoli.

“Action” è proprio un bell’album, in cui si respira intatta la passione per la musica reggae, quella che ci riporta piacevolmente indietro nel tempo: musica per rilassarsi e ballare, senza dover per forza cercare il “colpo ad effetto” o inventarsi qualcosa di nuovo per uscire da un deprimente anonimato.

Le canzoni di “Action” si fanno apprezzare proprio per questo: sono genuine ed ispirate e, nonostante la loro struttura possa sembrare apparentemente semplice, lo spirito che pervade l’intero disco risulta ricco di riferimenti interessanti. Così troviamo Bunna degli Africa Unite che dona la sua inconfondibile voce in “Down To The Ground”, Sean Martin che partecipa in “Action Speacks Louder Than Words”, Freddie McGregor gradito ospite nella rivisitazione di “Big Ship” e High Priest che apporta tutto il suo valore aggiunto in “Dun Wid Di Crime”.

Un calderone di riferimenti e di sonorità grazie alle quali la musica reggae viene sviscerata in molti dei suoi molteplici risvolti: si passa dal puro roots tradizionale al raggamuffin, dalle rilassanti parentesi strumentali al ritmo sfrenato delle dance hall. C’è pure spazio per la rivisitazione in chiave dub di alcune tra le tracce più carismatiche dell’intero disco.

Insomma, un album pieno zeppo di “chicche” da gustare con la dovuta calma, dedicato agli appassionati dei contagiosi accordi “in levare”.

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