I Greenhouse Effect sono una band di Padova nata nel 2003 e composta da Daniele Bertolini (chitarra, voce, drum-m), Lorenzo Cusinato (chitarra, voce), Andrea Toso (piano, synth, voci), Alessandro Bordone (basso), Stefano Mannoni (batteria).
Il loro post-rock sperimentale è fatto di lunghe ed intense melodie strumentali, prima armoniche poi dissonanti, talvolta accompagnate da voci, sussurri e urla improvvise. La musica rappresenta un mondo un po’ nostalgico all’interno del quale gli eccellenti ricami strumentali riescono a comunicare ciò che vogliono, anche esulando dal testo vocale.
“Al mio Risveglio” è un album registrato live al teatro delle Maddalene di Padova. Ascoltandolo si fa fatica a capire che si tratta di una registrazione da vivo, data l’ottima pulizia sonora. Sembra quasi che sia stato registrato in presa diretta. Le intime e riflessive atmosfere vengono espresse appieno soprattutto grazie all’uso del synth che modella il suono delle chitarre e porta l’ascoltatore in viaggio per oscuri mondi sognati ed immaginati.
Sono sette le tracce, tutte di ottima fattura, come l’evocativa Male in quanto tale o Colori accesi: qui il gioco tra le due voci è da brividi. In altre, invece, si alternano momenti rilassanti ad urla esasperate e liberatorie, come in Al risveglio e Castore vs Polluce .
Non è certo celata l’ispirazione data dai Radiohead o anche, per restare in casa nostra, dai Marlene Kuntz, sia per quanto riguarda l’aspetto musicale che nei testi: il richiamo è nell’evocazione emotiva di atmosfere cupe e dark, che prendono forma nel connubio e nell’alternanza tra rilassamenti sonori ed esplosioni distorte.
C’è bisogno di una stanza buia e silenziosa per avere un ascolto ottimale dell’album e cogliere i suoi aspetti più intimi.