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Soul of the cave – Asphalt

2008 - UKdivision

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Tracklist

1.Toy
2. Asphalto
3. Money game
4. Dead dogs
5. Alien on faces
6. senseless
7. Piove
8. Girl
9. Cloro
10. Turn to dust
11. Yellow glue

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I SOTC hanno un potere particolare, niente di distruttivo e pericoloso, ma qualcosa che ha a che fare con la psiche. Solo alla fine dell’ascolto di Asphalt ci si rende conto di essere stati inermi ed incapaci di reagire lungo tutte le undici tracce dell’album. Non ha l’aspetto di niente di trascendentale questo Asphalt, anzi, mostra anche qualche punto debole e di bassa attrattiva per l’ascoltatore, eppure, nel complesso da quello di cui si ha necessità al momento, a tratti si trascinano lente le note, poco dopo arriva la sfuriata. Il placido gorgoglio di note nell’assolo di Cloro succeduto dal tramestio di chitarra e batteria può rendere bene l’idea. I SOTC mostrano le migliori intenzioni nel voler mettere insieme il loro disco di debutto sotto casa discografica (UKdivision, figlia di Alkemist Fanatix), e in parte riescono nella prova, soprattutto nell’ottimo connubio tra una chitarra a volte limpida a volte graffiante e sporca e le melodie vocali, come è ben documentato in Yellow glue, dove ancor meglio si può intendere come a prendere il sopravvento sul resto della composizione del pezzo sia la chitarra, ancora impegnata in un logorante assolo molto ben strutturato. A volte sembrano figli dei Down della premiata ditta Phil Anselmo e Pepper J. Keenan, senza cadere nella vocalità roca e da rigonfiamento vascolare dell’ex Pantera, ne è la prova il pezzo che apre il disco, Toy. In mezzo a questi episodi ci sono una serie di piccole ispirazioni che suonano come incognite sul futuro dei SOTC, definiscono un rock suonato alla Marlene Kuntz con inclinazioni anglofone. Tra tutti gli esempi fatti non ce ne è uno che prende il sopravvento, si nota come ci sia ancora bisogno di una defi nizione sonora ben precisa, ma questa è una peculiarità appannaggio di ogni singolo gruppo rock agli inizi. Nonostante le poche certezze che Asphalt regala, da ricondursi soprattutto al fatto che certe cose vanno viste con occhio più lucido a distanza di tempo, rimane scolpito nell’aria il suono delle distorsioni e delle melodie di Piove, straniante e veemente, un pezzo raro e di assoluto valore. Da ascoltare!

Taste: Piove, Cloro, Toy

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