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Domina Noctis – Second Rose

2008 - Black Fading Records
gothic/dark/metal

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Tracklist

1. Electric Dragonfly
2. Untold
3. Into Hades
4. Because The Night
5. Lamia
6. Sisters In Melancholy
7. Broken Flowers
8. Exile
9. The Mask
10. Bang Bang (Bonus Track)

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Partenza EBM/Electro anni 80 che sembra esser tornati ai balli da disco, ma subito dopo si parte con un classico ritmo da “death” (parola grossa) metal melodico, che asseconda una bellissima voce femminile che trascina per mano chi sta ascoltando.

Ti aspetti che da un momento o l’altro ci sia l’acuto classico ma, purtroppo Edera sembra quasi aver paura di volare con la sua voce e che si trattenga strozzando in gola i momenti di maggior enfasi e velocità; il risultato non è da disdegnare, in quanto inaspettato, ma purtroppo ti lascia con un senso di passo incompiuto fino ad uno stop’n’go dove finalmente arriva il vocalizzo atteso.

Questo disco contiene dieci tracce di puro e sano heavy metal melodico, impreziosito da una voce femminile veramente gradevole: il quintetto in molte parti fa riferimento ad alcuni aspetti dei Lacuna Coil ed Evanescence, ma che porta in più una parte di elettronica che non ci sta per niente male nei vari pezzi e che li rende ancora di più unici.

La parte ritmica è un gran classico con cavalcate e accelerazioni a base di un doppio pedale ben spinto e di un basso che copre i “vuoti” lasciati momentaneamente dagli altri strumenti. La chitarra spazia da riff graffianti a melodie che cullano e lasciano un senso di calma apparente chi ha messo nello stereo questo cd: da segnalare il meraviglioso assolo in tapping durante la canzone 8, veramente molto bello. I synth e le note del piano sono usate con la dovuta parsimonia, senza strafare e rendere così il prodotto pacchiano e inascoltabile.

Tutto l’album fila via liscio, con molta facilità, cosa non semplice per la maggior parte dei gruppi, ed è impreziosito da due perle di cover: “Because the night” di P.Smith e Bruce Spreensting, e “Bang Bang” di S. Bono; in quest’ultimo brano la cantante sembra muoversi bene anche sulle tonalità molto basse che il pezzo richiede soprattutto all’inizio.

Questo è un album che può sicuramente piacere ai puristi del metal con un’apertura mentale verso l’EBM/Electro, non per i puristi quindi. I ragazzi si sono impegnati molto e il risultato si vede, la voce è veramente gradevole all’ascolto e la parte strumentale la accompagna molto bene, non c’e’ che dire.

Speriamo ora che i Domina Noctis possano dominare anche i maggiori palchi dedicati a questo genere dark/metal, magari tra i main group e non come open stage…

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