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Interviste

Intervista agli ZEN CIRCUS

All’apice del martello della famigerata crisi di tutto quello che ci circonda spinge verso l’incudine un terzetto di individui che racconta come sia fantasticamente disgustoso e disdicevolmente stupendo vivere in una nazione come la nostra. saltando tra pregi e difetti, tra personaggi estrosi e corruttibili, l’inno del momento è per loro e per noi un segno di cambiamento più di un qualsiasi presidente americano nero o di un premier italiano puttaniere. due chiacchiere con Karim Qqru, batterista dei The Zen Circus e dinamite da palcoscenico.

a cura di Lorenzo Tagliaferri

zen circusQual’è stato lo stimolo che ha spinto i Zen Circus a dare alla luce un disco come Andate tutti affanculo?
Il nostro paese,l’Italia.
Nonostante questo disco sia stato descritto da qualcuno come politico, questo aggettivo secondo noi non calza per niente.
“Andate tutti affanculo” parla dell’italia e degli italiani, dei suoi 1000 difetti, delle sue 1000 facce, dei suoi sotterfugi.
Non è un disco che vuole giudicare, innalzato dalla verità, assolutamente.
Qualche volta i difetti che raccontiamo, sono anche i nostri.
Ma “Andate tutti affanculo” è anche, semplicemente, 10 storie, 10 personaggi di questo paese che affonda ma che sotto sotto continuiamo ad amare.

Su un noto magazine italiano siete apparsi in veste di una miss, un prete e un sindaco, perché la scelta di queste figure, cosa stanno a rappresentare per voi?
Rappres00000889entano miss padania,un vescovo ed un sindaco mafioso.
Penso che la cosa si spieghi da sola.

Vi siete orientati al cantato in italiano, una scelta dettata da qualche necessità in particolare?
Siamo nati come gruppo multilingue, con una predominanza per i testi in inglese.
In dischi come Nello Scarpellini e Villa Inferno avevamo composto già alcune tracce in Italiano.
Un disco che parla dell’Italia come “Andate tutti affanculo”non poteva che essere cantato in italiano.
Appino scrive dei testi che rappresentano alla perfezione la testa e le idee di tutti e tre gli zen circus.
Questo è raro ed è una delle cose di cui siamo più contenti.

Anche per questo lavoro, dopo Villa Inferno, vi siete avvalsi di collaborazioni eccezionali come in Vuoti a perdere insieme a Nada. Come è nata questa collaborazione?
Tramite un amico in comune.
Avevamo questo pezzo strumentale nel quale sentivamo una voce femminile rock.
A nostro avviso l’unica cantante con queste doti ora come ora in Italia è Nada.
A lei il pezzo è piaciuto subito ed è nata un’amicizia ed una collaborazione che ha portato me e Appino a suonare nel suo prossimo disco.

Fig-Zen_CircusIn “Vecchi senza esperienza” date un quadro quasi desolante di una gioventù che sembra morta prima di crescere, non c’è via d’uscita dal bere, ribere e vomitare?
C’è quasi sempre una via d’uscita.
Appino in quel testo”racconta” una parte di una generazione, mischiando il tutto con dei suoi ricordi di teen-ager.
Io, Ufo e Appino siamo convinti che ci sia sempre una parte dei “ggiovvani” con le palle, con le proprie idee e soprattutto con la testa.
Il problema è che c’è un imbarbarimento globale delle nuove leve, sia a livello di valori base che di regole del vivere comune.
Spesso questa cortina di demenza, ignoranza e violenza da l’impressione di schiacciare tutto il resto, tutta la generazione,ma non è così.

“Andate tutti affanculo” sembra un album scritto apposta per i già poco tranquillizzanti concerti dei Zen Circus, dobbiamo aspettarci una ulteriore escalation di “violenza comunicativa” sui palchi che vi ospiteranno in giro per il mondo?
Questo disco è il più live della nostra carriera ed è l’unico che suoniamo completamente dal vivo.
I concerti sono la nostra vita, il nostro sangue ed il nostro lavoro.

A parte la splendida voce di Nada con chi altro vi piacerebbe collaborare, a livello sia nazionale che internazionale, nella realizzazione di un brano?
Abbiamo avuto la fortuna di levarci molti sfizi per quanto riguarda le collaborazioni.
Comunque sa rebbe molto bello fare un disco con Nick Cave.

Siete una parte importante di un filone musicale che in Italia sta prendendo sempre più piede, quasi tutti figli di un cantzen_circusautorato impegnato specchio di diverse realtà sociali, c’è qualche nome che ritenete davvero interessante?
Giudichiamo la situazione attuale della musica italiana molto rosea.
Senza distinzione di generi ecco alcuni dei gruppi che ci piacciono: Mariposa, Pan del diavolo, Ministri, Criminal Jokers, Appaloosa, Lombroso e molti altri.

Viviamo in una nazione immersa in un tempo difficile che traduce alcune situazioni in rabbia, politica lontana dalla gente, media attenti a valorizzare un materialismo selvaggio, imbarazzante divario economico tra i ricchi e i più poveri della società. Quale spazio hanno questo tipo di dimensioni nei pensieri dei Zen Circus?
Ciò che hai espress o nella domanda è una buona parte di quello che ci ha fatto scattare nella testa la molla per fare un disco come andate tutti affanculo.
L’Italia sta vivendo un periodo storico unico,non solo dal punto di vista politico.
Berlusconi non è tutto, è solo l’iceberg di un malessere e di una disunità sociale che non ha pari nella storia italiana dalla prima repubblica sino ad’ora.
L’unica cosa da fare è andare avanti e non piegarsi, resistere.

Buoni propositi per il 2010?
Continuare così.
Essere sempre in tour.
Fare il nostro lavoro e farlo sempre meglio.

a cura di Lorenzo Tagliaferri

www.myspace.com/thezencircus

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