“We’ve tried nothing and we’re all out of ideas” è l’ironico titolo dell’Ep di debutto dei Pharaohs, giovane quartetto proveniente da Oxford ed assemblato nel giro di pochi mesi.
I Pharaohs, pur movendosi in territori ultra-melodici, per certi versi “radiofonici”, hanno dalla loro una forte personalità ed una notevole tecnica individuale, grazie alla quale riescono a tessere intricate trame strumentali, sorrette da una solida sezione ritmica e da un’energia e freschezza di idee che solo i giovani talenti riescono esprimere a questi livelli. Nonostante la giovane età il sound dei Pharaohs non manca certo di personalità: pensate che in patria già in molti si stanno divertendo ad accostare il loro nome a quello di gruppi seminali come The Police e Bloc Party ed alcuni “addetti ai lavori” sono pronti a scommettere su una loro imminente “esplosione” commerciale.
“Math-rock”, “indie-pop” o “alternative-rock”? Fate voi, aldilà delle banali etichette stilistiche a me questi Pharaohs hanno convinto fin da subito: sembrano avere nelle loro corde le idee giuste, la freschezza e la tecnica necessaria per dare alla luce qualcosa di molto interessante, …e pensare che hanno appena iniziato! Da tenere d’occhio.