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Corni Petar – Ruggine

2010 - Ammonia Records
rock/alternative

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Tracklist

01.Magnolia
02.Universo
03.Un'ottima annata
04.Candida
05.Vorrei Dirti
06.Rebel Yell
07.Le Distanze
08.In fondo a una bugia
09.Ruggine
10.Il modo migliore
11.Frammenti d'estate

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L’intento dei Corni Petar è semplice. Far esplodere in mille e mille pezzi le ineguagliabili e affilate schegge di vita quotidiana che ci fluttuano attorno con ineluttabile costanza. Il detonatore è la musica, una musica intima ed esplosiva, pulita e ruvida, sognante e cinica, matura e primordiale, conciliante e infuriata.

3 chitarre (tra cui quella di Marco Rossi, già nei furono Shandon) e un impianto ritmico di tutto rispetto sostengono le vette vocali di Giorgio Tenneriello, cantautore e compositore particolarmente attivo da anni nella scena musicale milanese, capace di alternarsi con convinzione tra parti più melodiche e leggere ed altre decisamente più aggressive, ricordando per certi versi il Marco Cocci dei migliori Malfunk e per altri i picchi vocali di Giovanni Gulino dei Marta Sui Tubi.
“Ruggine”, disco di debutto del quintetto milanese, è una matura sintesi di sonorità tipicamente rock, viaggi sorprendentemente post e basilare attitudine pop. È così quindi che nei Corni Petar l’ansiosa potenza di certi edifici chitarristichi viene via via mitigata da impeccabili costruzioni vocali, melodie tipicamente figlie della migliore tradizione italiana al servizio di una struttura sonora che, per mania di etichettamento, definiremo hard pop. Salvo la comunque evitabile “Rebel Yell”, cover di Billy Idol, gli altri 10 pezzi che compongono “Ruggine” sono un riuscito tentativo di galleggiare tra esplosioni emozionali e intimissime riflessioni in solitaria.
Sottolineando con una sola ma fondamentale menzione le indiscutibili doti tecniche della band e la maturità, frutto di anni spesi a sbattersi in un lungo e in largo, quello che risulta chiaro e caratterizzante è la capacità di tramutare in viva poesia momenti di vita quotidiana altrimenti lasciati nel vivido silenzio di qualche riff senz’anima e senza cuore.

I Corni Petar parlano chiaro e senza sofismi di sorta: il loro è un rock leggero, popolare, facilmente fruibile e sorprendentemente non banale. Che il merito sia della voce intensa e malleabile di Tenneriello, o dei testi che puntano dritti ai cuori di tutti, o ancora della concreta alchimia tra questi e la cornice sonora, poco importa. Ciò che conta, e in una misura quasi inaspettata, è che i Corni Petar sanno sorprendere e convincere pur restando fedeli a schemi e stilemi sicuri ma solitamente poco fantasiosi.

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