Quando il rock si evolve in modo dinamico e ruggente, non si può non notarlo. Così il nuovo lavoro dei Mallory Switch colpisce per determinazione e sound particolari.
Dall’era di Freek si è passato a una dimensione più consolidata e a un’apertura ampliata sulle melodie più moderne. L’electric rock costruito sui suoni metallici, provenienti dalle fabbriche, campionati e inseriti in un contesto musicale contemporaneo, assume una nuova linfa che porta a un’ulteriore crescita questo interessantissimo gruppo. La voce femminile è graffiante e raffinata, il tappeto sonoro forte e duro. La decisione non manca a questi ragazzi e la voglia di arrivare nemmeno. Hanno lavorato molto e si sente già dalle prime note di “business television” con ritmica e sound trascinanti. Come un treno in corsa si passa alle atmosfere tra suoni elettronici e voce incalzante in “you made my shitlist”, proseguendo nell’attraente impatto di “dirt”. Ma non c’è tregua, la voglia di far ballare e gridare è tanta. Si vola con “The last man on earth”, in cui fa da eco il featuring di Beans. “No evil” e “Brand new world” sono due pezzi belli e adattissimi a una colonna sonora di viaggio. Tra strumentale e rock duro “Flow”. Si fa sempre ascoltare “Evolution machine”, già presente nello scorso lavoro. E’ Delirio elettrorock con “Mumbling my time”, mentre è quasi una ballata “Mother earth“.
Un disco che scorre tra esaltazione e momenti elettronici, un colpo sordo di adrenalina e passione. Un viaggio che non sa smettere di trascinare verso la nuova era dei Mallory Switch e del loro rock elettromeccanico.