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THE NATIONAL: sold out il concerto del 16 novembre a Milano

SOLD OUT!

UNICA DATA ITALIANA

THE NATIONAL
+
Phosphorescent

16 novembre 2010 – Milano – Alcatraz

Dopo anni di attesa arrivano finalmente in Italia The National per presentare il nuovo bellissimo album HIGH VIOLET, pubblicato in Italia da 4AD/Spingo.

Con l’attesissimo quinto album “High Violet”, il quintetto di Brooklyn non delude affatto le aspettative, anzi conferma le vette compositive raggiunte col precedente acclamato lavoro “Boxer”, nonché continua la progressione qualitativa in ascesa iniziata con il debutto nel 2001. Le caratteristiche con cui la band ha saputo costruirsi un meritatissimo seguito – grazie anche a grandi performance dal vivo – sono sempre le stesse: voce baritonale e sofferente, accordi di pianoforte in minore che creano un atmosfera notturna e malinconica, melodie che si posizionano in modo creativo fra il rock elettrico americano e l’indie rock dai toni più soft, con le influenze di sempre fra Joy Division e sprazzi di new wave britannica, in un fortunatissimo equilibrio tra toni cupi e un gioioso ottimismo. Pur con brani meno immediati e meno epici del precedente capolavoro, “High Violet” è un disco che fa parte della stessa categoria, vale a dire un eccellente e luminoso album alle soglie del capolavoro.

I THE NATIONAL si sono formati nel 1999, quando 5 amici di Cincinnati, OHIO, Aaron Dessner (guitars, bass), Bryce Dessner (guitar), Scott Devendorf (guitar; bass), Bryan Devendorf (drums) and Matt Berninger (vocals), si sono ritrovati dopo essersi trasferiti a Brooklyn, NY.
Sin dagli esordi i THE NATIONAL hanno ottenuto il favore e l’approvazione della critica internazionale ma è stato solo nel 2005, con il bellissimo ALLIGATOR, uno degli album indipendenti più chiacchierati e amati del 2005, definito da UNCUT un vero e proprio “capolavoro”, che  il gruppo è stato scoperto e apprezzato da un pubblico più vasto, grazie anche a grandi performance dal vivo.
E Così, nel tempo, è cresciuto intorno ai The National un numero sempre maggiore di ammiratori tra cui numerosissimi musicisti. Ci accontentiamo di ricordare Bruce Springsteen!
BOXER è arrivato a due anni di distanza dal precedente Alligator e non solo ha confermato il talento della band ma ha superato le vette compositive raggiunte dal precedente album. Scritto nel corso di tredici mesi a NY, Boxer è il risultato di un duro lavoro e segna un nuovo capitolo nella carriera del gruppo. Registrato per lo più ai Tarquin Studios in Bridgeport, CT, l’album è stato prodotto e mixato dalla band e da Peter Katis (Interpol, Spoon), e pur avendo dei tratti in comune col precedente lavoro è un album diverso: un nuovo “classico” di una band in forma smagliante. In questi splendidi 12 brani i cinque di Cincinnati, guidati dalla voce baritonale e penetrante di Matt Berninger, trovano il modo di combinare la profondità espressiva della composizione con l’urgenza del pop. Un suono costruito da chitarra, basso, piano e batteria e arricchito da ottoni, fiati, cori, organi e archi.
Nell’album ci sono suggestioni che rimandano a Leonard Cohen, Grace Paley, Nick Cave, John Ashbery, The Smiths e Tom Waits, ma il pedigree del gruppo sta divenendo sempre più difficile da tracciare e alla fine il suono di The National somiglia soltanto a se stesso: un boato meditativo che inizia nel cuore, viene catturato nel cervello e risuona all’esterno.

www.americanmary.com

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