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The Social Network, di David Fincher


Scheda

Titolo originale: Id.
Nazione: USA – 2010.
Regia: David Fincher
Soggetto: Tratto dal romanzo:” "The Accidental Billionaires" di Ben Mezrich
Genere: Commedia.
Durata: 120 min.
Interpreti: Jesse Eisenberg, Andrew Garfield, Rashida Jones, Joseph Mazzello, Brenda Song, Justin Timberlake, Rooney Mara, Adina Porter, Malese Jow, Max Minghella
Produzione: Michael De Luca Productions, Scott Rudin Productions, Trigger Street Productions.
Distribuzione: Sony Pictures Releasing Italia.
Nelle sale dal: 12 Novembre 2010
Voto: 8

Harvard 2003. Al termine di una serata passata con la sua ragazza Mark Zuckerberg, geniale studente di informatica, decide che è il momento per mettere on-line le foto di tutte le sue compagne di college e farle votare dai loro compagni di università. Quella che pareva una vendetta nei confronti della ragazza che lo aveva appena lasciato e che a Mark costa quasi l’espulsione diverrà invece l’inizio di una carriera da giovane milionario.

L’idea che accompagna la visione dell’ultimo film di Fincher è che il giovane Zuckerberg pur di potersi mettere di fronte alla tastiera del suo personal computer sia stato da sempre capace di calpestare ogni amicizia ed affetto. Prima irridendo per vendetta Erica, la sua ex-ragazza, poi gli amici e coloro che desideravano collaborare con lui alla creazione di un social network decisamente innovativo per concludere la propria parabola all’interno delle aule di un tribunale. A dar vita a Facebook si va quindi ben al di la delle linee di programmazione di un computer; si parla di reati e di vita da campus, di idee sottratte ed impiegate indebitamente e di un ragazzo molto eccentrico e abile con il computer ma anche altrettanto inadatto a conservare e alimentare i rapporti interpersonali. Se il libro di Ben Mezrich non aveva avuto molto successo ed era stato recentemente riproposto in libreria per sfruttare l’effetto traino della pellicola di Fincher ebbene proprio quest’ultimo ha saputo ricavarne un film molto interessante narrando sia il parto difficoltoso di una delle aziende più trendy del momento ma anche l’inadeguatezza di un ragazzo tanto potente e abile con le linee di codice quanto determinato nel raggiungere i propri scopi. Tutto il giovane cast, il più “vecchio” risulta essere il 29enne Justin ‘Sean Parker’ Timberlake, riunito per l’occasione da Kevin Spacey, si proprio lui, riesce a catturare l’attenzione del pubblico in maniera veloce, senza mai dare tregua ad uno spettatore anche non avvezzo al mondo dei social network e della programmazione. Il libro di Mezrich viene qui riproposto nella sua interezza, fatta eccezione per qualche piccola licenza cinematografica. Le interviste con i vari protagonisti della vicenda legale sono ricollocate in un arco temporale cronologico e narrate nel corso di una serie di udienze preliminari per un processo che non si terrà mai, alla fine Zuckerberg ha preferito liquidare i suoi ex soci. Le vicende stesse non sono mai state smentite dal vero Zuckerberg che comunque non ha minimamente ostacolato l’uscita della pellicola.

Una pellicola capace di tenere incollati allo schienale della poltrona gli spettatori in una maniera decisamente più efficace del migliore dei thriller.

a cura di Ciro Andreotti

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