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Interviste

Intervista ai DIN (A) TOD

Sono un duo. Chitarra\Voce e Synth\Voce. Si ispirano alla ave, al post punk influenzato dal dark degli anni ’80 ma sono qualcosa di ben più. La loro cifra personale e la loro capacità di unire sonorità elettro con un groove oscuro, pulsante ed avvolgente li differenzia da molti  gruppi cloni, infangati nella semplice nostalgia.

Li abbiamo trovati a Modena, in una delle date di presentazione del loro nuovo disco Westwerk .

a cura di Michele Guerrini

Siamo nel camerino-bagno del Muzik Off di Modena. Piccolo, essenziale. Mattonelle bianche e porte di plastica. Isolamento zero. Fra poco parte il dj set a cura di Diego dei Frozen Autumn. Sven Claussen  (voce e chitarra) e Claudia Fasold (Synth e voce) dei Din A Tod sono stanchi e buttati su un piccolo divano rosso sbiadito.

Michele: Vorrei partire dalla vostra storia  di artisti, dai primi passi fino ad oggi, quale era la vostra prima idea di gruppo e come si è evoluta?
Claudia: noi abbiamo iniziato come una normale band, bassista, batterista etc. Quindi un sacco di gente.Un sacco di prove, un sacco di assenze e tanta fatica per tenere tutti insieme. Così alla fine ci siamo stancati e abbiamo iniziato a fare quello che veramente ci piaceva in due, usando la drum machine e altri strumenti elettronici.

M: ma la visione artistica è cambiata?
Sven: Io credo che l’idea, il concetto artistico sia cambiato continuamente. Quando abbiamo iniziato eravamo orientati su colonne sonore, dal gusto anni ’80. Da qui ci siamo evoluti su un suono più guitar-oriented e ora ci stiamo spostando sempre di più su una trasformazione elettronica, contemporanea, del nostro materiale.
La nostra visione cambia continuamente!.

Il dj cambia genere, si passa a musica dark wave ed ai CCCP di Trafitto.

M: E come si può definire, in questo contesto la figura di un artista, di un musicista?

Sven: Noi non ci pensiamo troppo. Noi facciamo il nostro lavoro. Noi creiamo e lasciamo questo genere di lavoro intellettuale ad altri professionisti, come te per esempio! Ahahha A noi ci basta pensare alla musica, alla nostra musica!

M: E che ne pensate delle reazioni  del pubblico alle vostre composizioni. Stasera il pubblico era diviso tra un gruppo che ha ballato per tutta la durata del concerto e molti fermi semplicemente ad ascoltare.. quali sono le reazioni che vorreste suscitare?
Claudia: è venuta tanta gente stasera e noi siamo felicissimi! E penso che che la nostra musica è ambigua, possa essere vissuta sia ballando che stando fermi semplicemente ad ascoltare, a guardarci.
Sven: A me piace quando la gente non si muove. Mi ricordo di diversi concerti in cui la gente stava completamente immobile, ma l’atmosfera e lo scambio implicito fra loro e noi era tale che sono stati performance veramente belle.

M: la vostra musica,quanto deve a una certa nostalgia al sound degli anni ’80 o..?
Sven\Claudia: abbiamo un legame atmosferico con gli anni ’80 ma non è un discorso nostalgico. È una nostra preferenza di strumentazione e di melodia, ma non è un discorso di revival. Assolutamente no! Non lo siamo e non lo vogliamo essere.

Rombo di musica EBM penetra dalle pareti del camerino-bagno.

M: e come si configura il vostro processo creativo? Di composizione?
Sven\Claudia:  in fin dei conti è simile a quello di tante altre band. Uno di noi porta una sfumatura, un’idea ritmica o melodica e ci lavoriamo sopra lasciando le parole per ultime, devono scaturire dall’atmosfera, da quello che abbiamo fuso insieme.

M: una delle ultime domande e poi vi lascio riposare ok? Quali sono stati  i pittori, gli artisti visuali, non musicisti che vi hanno in qualche modo influenzato??
Sven: sicuramente le pitture e le opere d’arte del Medioevo, ma pure il post-modernismo. Il suo gusto di unire elementi da diverse epoche e stili in qualcosa di nuovo e non allo stesso tempo. Lo trovo ispiratore…

M: non pensi che il post-moderno sia una morte dell’arte? È solo un meltin-pot di materiale, non creatività pura..
Sven: io penso allora che tutta l’arte sembra qualcosa di post-moderno, perché ogni stadio dell’arte si è mosso su quello precedente.

M: e tu?

Claudia: Che dire…di classici…Caravaggio, Raffaello, moltissimi altri…. e street art moderna. Questa in particolare avviene per le strade, non su tele ma in luoghi e li vive\usa, questo mi intriga.
M: ultima domanda, quale è il prossimo passo?
Sven\Claudia: sicuramente cambieremo! Non possiamo stare fermi. Non vogliamo stare fermi! Faremo musica, come abbiamo sempre fatto, forse..non pensandoci troppo!

M: Grazie mille ragazzi! Ora vi lascio riposare! Grazie di tutto!
Sven\Claudia: Grazie a te!

Un caro ringraziamento a:
Sven & Claudia per la disponibilità e tempo.
Elisa Bardi e Chiara Ambrosio per la coordinazione e l’assistenza.
Il Muzik Off di Modena per l’accoglienza e la serata.

www.myspace.com/dinatod


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