Impatto Sonoro
Menu

Recensioni

Nadiè – Questo Giorno Il Prossimo Anno

2009 - Autoproduzione
pop/rock d'autore

Ascolta

Acquista

Tracklist

1.Cara rivoluzione
2.Franti
3.Glicine
4.Praga
5.Viola
6.Roman polanski
7.Del vanto
8.Il valzer del non amore
9.Laurea in lettere e filosofia
10.Questo giorno il prossimo anno

Web

Sito Ufficiale
Facebook

Parliamo di talento. Di quello vero, di quello che ti spinge ad imbracciare una chitarra, a sederti sullo sgabellino di un piano, davanti ad un foglio. Di quello che non ci dormi la notte, perchè stai lì ad intestardirti per un riff, per un refrain, per quel dannatissimo giro di basso.
Parliamo di talento, perchè qui ne abbiamo da vendere. Poche volte mi è capitato di ascoltare un esordio di musica “italiana” così maturo, così a fuoco, così ricco di contenuti, di cose da dire.

I Nadiè sono siciliani, terra ricca di artisti raffinati in materia di pop autoriale, basti pensare a Mario Venuti e Carmen Consoli; ma senza nulla togliere ai due artisti citati, qui la classe è ancora superiore. Se per i primi, infatti, la cifra stilistica è principalmente focalizzata sul pop, anche (spesso) con richiami radiofonici, i Nadiè sono più sbilenchi, più scostanti, più ombrosi. E questo fa sì che “Questo giorno il prossimo anno” sia un esordio assolutamente brillante.
Questo è il disco che Moltheni avrebbe dovuto scrivere dopo il secondo album. Le sonorità e la poetica dei Nadiè devono molto, infatti, al primo Umberto Giardini; ma non si tratta affatto di mera riproposizione, quanto di affinità musicali.
Così, negli episodi più sostenuti, che sono anche quelli dotati di maggior appeal pop, come l’iniziale Cara rivoluzione, Glicine e Del vanto, i nostri sono l’esatto punto d’incontro tra le melodie solari di Venuti e la malinconia bastarda di Moltheni; in quelli più storti, come Franti, Praga e la title track, si scorgono richiami alla psichedelia soffusa e gentile di stampo Mercury Rev. Menzione speciale per Viola, Lucio Battisti in una domenica di sole. Nel mezzo l’unico episodio di stanca, la già sentita Valzer del non amore: ma ci si può tranquillamente passar sopra.

Promossi a pieni voti.

Piaciuto l'articolo? Diffondi il verbo!

Altre Recensioni