Avete mai provato a vivere? Farvi ossi di seppia sul mare. Lische di pesci ,uccisi. Dal mare, in riva al mare. L’amore del granulo senape verso la goccia blu che assidera,di solitudine. E le onde di percussioni,ai pensieri. Voci di donne. Liete,oltraggiose di morire. Su un letto di sabbia,fluido. Cancerogeno, il balletto al pendio di luna impiccata. E’ donna. E’ libera. Mangia,la musica. La espira e la ricuce. Musa,Laetitia Sadier. Squarcia la terra. Come cuori,muscoli di salsedine. E’ ‘The Trip’,questo campeggio temporaneo sulla Terra. Si rompe,ci fa annegare. E’ il rumore della guerra. E’ un mormorio di voce di donna. Più alto,della solitudine. Scogli. La gita,sull’isola. Acqua e pulviscolo. Echeggia come dondolarsi di flutti. E’ qui,l’anima. E’ qui,che suoni il tormento. Piano e forte. Il tempo d’estate. Il tuffo ultimo nel mare. Trattieni,il fiato. Come un salto,poi lo schianto. E’ lenta,una ballata. Mi accompagna,sulla senape bagnata. E’ mia,la odo. Musica,soffusa. Oscilla tra il nascere,e morire. Ali,di cielo. Tasti di chitarre. Laetitia. Corde di pianoforte. Le note,solite. L’addio,di un quadro sull’acqua. Un mostro,nuovo. L’ignoto,mi ingoia. E questo campeggio,sull’esistenza. Potesse,costare a me milioni di sorrisi. Milioni,di viaggi così alti. Osservarvi,come fumetti. Intorno ed intorno. Sono il sole,lindo. E non vivo,se non volo. E son donna,e posso cantare. E ti invito,sul molo della felicità. Una nave,che si immola all’ignoto. Il veliero,di un non ritorno. Al mare,nei pressi. Figli di questa Natura,siamo. Corone,di alloro. Bollono,in pentola. E beviamo,questo squarcio di cielo. Reciso,da voce di donna. Libera,muta. Si fa tenore,in bassa voce. E canticchia,fiacco giallo della torcia. E mi manchi,adesso che non ci sei. E ti attendo,come Penelope alla finestra. Cucio,queste parole. Cucio,la musica. Shh,lascia che ascolti. Shh,è poesia di te e per te. L’ambra ed il collirio. E in questa sera,in cui suono e non parlo. E in questa notte,sulla seggiola malinconica. Sei qui,sono qui. Il nostro viaggio. Il nostro squarcio di cielo. Un disco che libera quasi la Terra dalla luce. Priva,lei. Al buio,ammanetta. Il canto del mare,con voce di donna.