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Il Venerdì Di ImpattoSonoro #25: Don’t Worry About Joey Ramone

Si veste a lutto, e continuerà a vestirsi a lutto questa enciclopedica rubrica dedicata fondamentalmente al nulla. Perchè dopo una settimana e più di fatica, abbiamo bisogno di oziare, parlare di cose di cui parleremmo in un qualsiasi bar sport globale, o seduti su una panchina tra una trentina d’anni, ma più probabilmente anche prima. Oggi si parla di Joey Ramone e basta.

Dieci anni fa, il 15 aprile 2001, moriva Joey Ramone.
Da amanti della musica, ci sembra un dovere ricordarlo e celebrarlo.
Ci abbiamo provato, a modo nostro, con due racconti, tra fantasia e ricordi, in una sorta di omaggio sincero e sentito.
Proprio come le svariate cover che artisti di ogni genere, estrazione e provenienza musicale hanno dedicato, nel corso della loro carriera, ad una delle più importanti band della storia della musica: i Ramones.
Ne abbiamo raccolte 20, non necessariamente le più belle o le più significative, ma sicuramente quelle che per noi rappresentano l’estrema e universale influenza dei Ramones su qualsiasi forma di espressione musicale degli ultimi anni.
R.i.p. Joey.

Sono stato sepolto vicino ad un tale di nome Jeffrey Ross Hyman, meglio conosciuto come Joey Ramone dei Ramones, un gruppo di casinari, drogati, devoti al verbo satanico. Capellone, giacca di pelle e jeans strappati. Quanti ne avete visti in giro conciati così? Tutti figli suoi, tutti risultati dell’enzima dell’emulazione che risiede in ogni singolo adolescente che cresce, diventa enorme, deforme, ma smette di sviluppare il cervello. Tutta una lunga fila di cadaveri che, morti, ondeggiano per strada fino ad un’ora impresentabile della notte frantumando suole di gomma lungo l’asfalto incapaci come sono di piegare le articolazioni delle ginocchia e staccare il piede da terra per meno di cinque centimetri. Sono sepolto vicino ad un grande, un “Dio” della musica rock, dicono. Ha dato vita a qualcosa che non conosco, un movimento, uno stile di vita, insieme ad altri quattro o cinque o otto o cento casinari capelloni, beoni, divoratori di figli delle devianze. Scrivevano canzoni sui cimiteri degli animali, urlando di non volerci finire dentro; così lo hanno sepolto qui questo animale, nel posto delle persone perbene, dei Signori. Sono sepolto qui, a due passi da un simbolo della demenza umana e della sua infinita ricerca di sensatezza a buon mercato e di benessere sociale per autostima, autocompiacimento e autosufficienza. Sono sepolto vicino al padre di una miriade di bambinetti troppo timidi, troppo bruttini, troppo poco abbienti, troppo difficili per un futuro agiato, rifugiati nel paradosso della felicità di chi per non negarsi nulla si scioglie sotto terra assai presto, per una relativa felicità. Sono sepolto nei pressi di un “sistema relativo” simbolo per i più incazzati, cancro per i più sedati, non so per ancora quanto tempo, infine, quando terminerà l’ossigeno in questo angusto spazio buio anche io, ignorando il grado di sofferenza, sarò costretto a morire.
Ma tanto, in un mondo senza i Ramones forse il fiato serve a poco
.
(Lorenzo Tagliaferri)

Albano Power – Pet Sematary

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=cfiScNYFIMA[/youtube]

Marylin Manson – The KKK Took My Baby Away

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=5vB8jvDO0wA[/youtube]

Bruce Springsteen – I Wanna Be Sedated

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=72myhI9zQD0[/youtube]

Children of Bodom- Somebody Put Something in My Drink

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=_BG0oJD2Nic[/youtube]

The Residents – We’re A Happy Family

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=i3zE9crlxT4[/youtube]

The Strokes – Life Is A Gas

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=vB8qyaEK8e8[/youtube]

Rooney – Here Today, Gone Tomorrow

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=nvT9ZT6dKRE[/youtube]

Metallica – 53rd & 3rd

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=iMku3T0IMlE[/youtube]

Yeah Yeah Yeahs – Sheena Is A Punk Rocker

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=orxBDLlUUT0[/youtube]

Tool – Commando

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=iICcd1BM2sA[/youtube]

Come ben disse Mike Stax, chi non ascolta i Ramones non capisce un cazzo. C’è poco da fare: non offendetevi se siete in quella categoria, magari vi piace un mucchio di altra roba importante, ma le cose stanno così.
Per me i Ramones hanno significato tante cose: una su tutte, sentirmi parte di un qualcosa, poter condividere una musica così vitale ed intensa con altre persone, in primis i miei fratelli maggiori che me li fecero scoprire, a metà anni ottanta. Sono del ’75, e c’erano due generazioni che si incontravano e si avvicinavano grazie a quella musica nata una decina di anni prima. “It’s Alive” era (ed è ancora!) una botta incredibile.
Finalmente, dopo parecchi anni d’amore, l’occasione di andare a vederli dal vivo: 4 Ottobre 1994, Tendastrisce di Roma. Io ho appena compiuto 19 anni, Diego (l’amico che mi accompagna) ne ha 17. Si parte dalla provincia in treno; a pochi metri dalla stazione della Magliana, il treno si rompe. Kaputt, secco in mezzo ai binari. Per raggiungere la fermata dell’autobus bisogna attraversare una immensa pozza di fango, arrampicandosi su un muretto cinto da una rete: la gente cade, infangandosi completamente. Io e Diego ce la ridiamo, giovani punk teste di cazzo…
Arriviamo davanti al Tendastrisce: controllo antidroga a sorpresa, con tanto di cani! panico tra gli avventori: molte cose vengono gettate, molte ingoiate…
Finalmente il concerto: il povero Joey viene accompagnato davanti all’asta del microfono da un roadie, ormai la malattia è in fase avanzata. Non se ne staccherà più per tutta l’ora e mezza dello show. Dopo avergli tributato un enorme applauso, comincia il delirio: pogo forsennato, sudore, canzoni urlate a squarciagola, divertimento pazzesco. Diego e io siamo a torso nudo, lui bestemmia perché nella bolgia ha perso l’orologio della nonna (lo so, particolare non molto punk).
Il concerto finisce, corriamo verso la stazione Termini, ma non facciamo in tempo: l’ultimo treno per casa è partito. Passeremo la notte nella sala d’attesa, con il cazzo di inserviente che ci farà spostare ogni mezz’ora per pulire: tortura cinese bella e buona…avevamo su le magliette dei fratellini: forse un fanatico del prog, sto inserviente.
L’indomani mattina, finalmente a casa, ci salutiamo con il sorriso sulle labbra: missione compiuta.
Da lì a un paio di anni i Ramones termineranno la loro carriera. Ma io li ascolto e li amo ancora oggi. Riposa in pace, Joey.
(Denis Prinzio)

Tom Waits – Return of Jacky and Judy
*** La migliore canzone per descivere Joey Ramone e i suoi fratelloni? L’ha scritta Tom Waits nel suo album “Bone Machine”(1992) e i nostri se ne sono subito impossessati. Apre  l’ ultimo album dei Ramones  “!Adios Amigos!” del 1995.
E’ I DON’T WANNA GROW UP…non voglio crescere…
Joey Ramone, Johnny e Dee Dee se ne sono andati senza crescere, con le loro scarpette, jeans e giubbino, così come li avevavamo conosciuti fin dal primo giorno e dalla copertina “icona” del loro primo album. Avevano capito già tutto dalla vita e la canzone di Waits ( che contraccambierà, incidendo alcune loro cover) sembra descivere alla perfezione la loro vita, più di qualunque biografia.
Adios Amigo!!!***
(Enzo Curelli)

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=HS3l5BFd-0w[/youtube]

Pearl Jam – I Believe In Miracles

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=yK7QUn6OHSU[/youtube]

Yo La Tengo – Blitzkrieg Bop

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=kBq_rbtrsTw[/youtube]

Sonic Youth – Beat On The Brat

Rammstein – Pet Sematary

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=PCciVzFRUnE[/youtube]

Deerhoof – Pinhead

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=65Pe3msuwAw[/youtube]

Behemoth- I’m Not Jesus

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=duxQW6yVPWk[/youtube]

Polysics – Psychotherapy

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=NCC_3AQluxs[/youtube]

Red Hot Chili Peppers – Havana Affair

 

Anthrax – Do You Wanna Dance

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=G-ouhG9icMo[/youtube]


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