“Io Non Credo” è il secondo album dei Luminal ed esce nell’anno del centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia.
Non una casualità ma un pugno nello stomaco del nostro Paese, sempre più intrappolato nel suo declino morale e culturale. Nove canzoni rivoluzionarie, figlie di un’Italia mediocre e frammentata che stenta a compiere passi in avanti. Dopo il precedente “Canzoni Di Tattica E Disciplina”, la band romana si riaffaccia sulle scene con un lavoro contemporaneo che rifiuta questo mondo e le sue regole a suon di post punk, indie rock e canzone d’autore. “Io Non Credo” è un disco elaborato, dedito più alle melodie che al rumorismo degli esordi, personale nello stile e nello spirito. Carlo Martinelli e Alessandra Perna si alternano alla voce, graffiando e disintegrando quanto di marcio e contorto vi sia nella nostra società. Si aggrappano agli ideali, quelli veri, fino a farli diventare canzoni, sprigionando critica e passione, dando voce a liriche importanti che frugano nelle nostra esistenze, nelle nostre angosce e in quell’istinto di sopravvivenza che non muore mai. Nove emozioni diverse che evidenziano malesseri e dissensi, inquietudini e perplessità sul nostro futuro. I Luminal sanno come incidere a fondo e ci riescono anche stavolta, realizzando un altro disco imbottito di rabbia, poesia e verità, da “Signori e signori dell’accusa” a “Tutti gridano è finita”, passando per “Io non credo”, “Si può vivere” e “Non è ancora finita Baby Blue”.
E’ un disco vivo, emozionante e sincero come pochi. Se la prova del secondo album è quella più ardua, i Luminal la superano a pieni voti.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=SkDZC_hLneM[/youtube]