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Interviste

Speciale SOS Diskariche Rock #4: intervista ai GERSON

SOS Diskariche Rock si pone come l’evento musicale che ha lo scopo di sensibilizzare le persone al problema delle numerose discariche presenti nella provincia di Brescia, dei problemi che esse creano agli abitanti e all’informazione necessaria per far si che più persone possibili vengano a conoscenza delle problematiche esistenti sul nostro territorio.

Oggi è il turno dei Gerson, una delle poche realtà ancora legate ad un punk rock in Italia ormai dimenticato.

A cura di Mairo Cinquetti e Francesca.

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Cosa vi ha portato a partecipare a questo festival?
Quando si parla di discorsi politici abbiamo sempre cercato di non schierarci, perchè schierarsi vuol dire mettere d’accordo tante sfumature diverse e tante teste.
Sui temi ecologici il discorso è molto più semplice: c’è il problema, la discarica, ed un sacco di gente sente il suo odore ed è ovvio che a nessuno farebbe piacere se ci abitasse sopra. Mauri (Indiebox, ndr) poi ci ha contattati per questa cosa e noi siamo stati felicissimi di accettare. Oltre il fatto che è un bel festival anche l’idea che sta alla base è molto bella.

Voi sapevate già cosa stava accadendo qui intorno a Brescia?Nel vostro piccolo fate qualcosa per sostenere la causa?
No, non sapevamo nulla. A 100km da qui è complicato sapere ma sicuramente ci saranno molti altri posti come questo e di cui nessuno di noi è a conoscenza. Nel nostro piccolo invece facciamo tutti la raccolta differenziata, assolutamente.

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Parlando del rapporto con i fan, vi capita mai di sostenere tematiche di questo tipo?
Ma diciamo che in generale tendiamo a non prendere posizione in merito. Credo che ognuno debba fare il mestiere che è capace di fare, noi suonando siamo focalizzati su quello e se poi c’è la possibilità di appoggiare qualcosa lo facciamo volentieri. Penso che un problema del nostro paese sia quello di avere persone che fanno ciò che non sono in grado di fare, quindi si mischiano le capacità e le conoscenze e arrivano ad esserci persone che fanno anche qualcosa che non conosce. Quindi se si attiva qualcuno del settore è giusto che lo facciano loro, poi se c’è l’occasione per il gruppo di essere invitato affichè serva a sensibilizzare sull’argomento va benissimo.

Qui a SOS Diskariche non si parla solo di discariche ma anche di referendum. Per voi quanto è importante andare a votare?
Importantissimo. Se siamo qui oggi a sostenere questa causa va da sè che andremo a votare. Solo l’idea che l’acqua sia a pagamento è un’assurdità.

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Com’è il rapporto con i vostri fan? Notiamo spesso che l’interazione è una parte fondamentale nei vostri concerti.
A noi fa sempre piacere quando la gente partecipa. Nei posti grossi come questo purtroppo non è sempre possibile, ma quando si suona in un locale o in un club ci fa piacere essere a stretto contatto con il pubblico.
Nei periodi estivi ci capita spesso di suonare in festival con palchi grossi, e questa cosa la soffriamo molto perchè stiamo meglio sul palco a terra con la gente più vicina possibile.

Parlando di musica, il vostro disco a noi è piaciuto tantissimo sia a livello di musica sia a livello di testi. Come sono nate le canzoni dell’album? E in generale, come nascono le vostre canzoni?
Allora, fondamentalmente le canzoni le facciamo sempre in quattro insieme in sala prove, è difficile che uno arrivi con la canzone già pronta. In generale basta che uno di noi arrivi con lo scritto e poi si crea il contorno tutti insieme.

In tutti questi anni è cambiato il vostro approccio musicale, il vostro modo di scrivere, ma anche a livello di fan?
Il nostro modo di suonare è rimasto invariato nel tempo, chiaramente col passare degli anni la nostra musica cambia con noi. A livello di fan direi che c’è un ricambio, andando avanti magari alcuni non vengono più perchè si interessano ad altro, però molti altri continuano a venire. Fortunatamente non ci è mai capitato, o forse raramente, che suoniamo in un posto senza gente sotto al palco che ci segue.

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Come impatto sul pubblico quest’album che effetto ha avuto? Notate degli apprezzamenti?
Purtroppo è ancora presto per tirare le somme, dopo poche date del tour Paolo si è rotto il ginocchio e abbiamo dovuto annullare diverse date. La vera cartina tornasole erano le prime 5/6 date, le recupereremo e vedremo come andrà. Abbiamo avuto anche poco tempo per studiare live i nuovi pezzi, diciamo che dai primi ascolti in rete siamo stati molto soddisfatti perchè abbiamo visto una curva crescente, come già da qualche anno. Ci ha stupito una delle prime date a Milano del nuovo tour dove abbiamo suonato parte del disco nuovo e molti pezzi erano già stati captati

In questi mesi in cui Paolo purtroppo si è infortunato, come avete reagito? Cosa avete fatto?
All’inizio eravamo molto arrabbiati, poi dopo 2/3 settimane ci siamo ritrovati in sala prove. Paolo rimaneva sdraiato sul divano con la chitarra in braccio e andavamo avanti cosi, facevamo le prove con lui sul divano della saletta. Fortunatamente quando siamo ripartiti non abbiamo risentito del colpo. Nella sfortuna è stata una fortuna fermarsi a primavera perchè avevamo tante date fissate nei club che comunque abbiamo modo di recuperare, in estate abbiamo le date fissate nei festival e quelle purtroppo sono irrecuperabili.

www.gerson.it

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=MRTtuwSSXME[/youtube]

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