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Reportage: EXPLOSIONS IN THE SKY – Estragon, Bologna, 29 maggio 2011

Giugno è alle porte, ma ancora il fresco della sera aleggia tra i presenti dell’Estragon, in quel di Bologna. Serata conclusiva del Rocker Festival, una manifestazione che ha portato nel capoluogo emiliano tanti artisti negli ultimi giorni di Maggio. Una nottata che vede come protagonisti i “post-rockers” texani Giugno è alle porte, ma ancora il fresco della sera aleggia tra i presenti dell’Estragon, in quel di Bologna. Serata conclusiva del Rocker Festival, una manifestazione che ha portato nel capoluogo emiliano tanti artisti negli ultimi giorni di Maggio. Una nottata che vede come protagonisti i “post-rockers” texani Explosions In The Sky, venuti a presentare l’ultimo lavoro, “Take Care, Take Care, Take Care”. C’è attesa fra il pubblico, quando alle 22:45 si comincia. “L’Italia è la terra dell’amore e della passione, giusto? Ebbene noi suoneremo con amore e passione,per voi, questa sera. Noi siamo esplosione nel cielo..”: così esordisce Munaf Rayani, prima di partire con l’arpeggio di “Yasmin The Light”, primo brano in scaletta. Inizia così un lungo viaggio, all’interno di melodie aperte e risonanti, ampio, esteso, pulito.  Quasi un’ora e mezza di suoni, potenti, malinconici e ricchi d’amore, per un totale di nove pezzi intensi, mai noiosi e sempre ricchi di pathos. Gli Explosions In The Sky lasciano la platea dell’Estragon in religioso silenzio per tutta la durata del concerto: il silenzio viene rotto, puntualmente, per gli scroscianti applausi di un pubblico esterrefatto e lacerato nel profondo da così tanta energia. Dopo l’ultimo pezzo, “Let Me Back In”, la band si congeda, dopo il sentito ringraziamento sempre di Rayani: “Grazie , grazie davvero,ma questa è la fine. Torneremo presto, ve lo prometto”. C’è chi chiede il bis, chi vuole l’encore, ma niente da fare. Così sono arrivati e così se ne vanno, lasciando un bellissimo ricordo negli occhi e nel cuore dei presenti, ed un pizzico di malinconia per il conseguente risveglio da così tanta magnificienza. Una serata da ricordare, siamo certi torneranno presto: ce lo devono.

a cura di Andrea Lerose

Setlist:

  • “Yasmine the light”
  • “Last known surroundings”
  • “Catastrophe and the cure”
  • “The only moment we were alone”
  • “Postcard from 1952”
  • “Greet death”
  • “Your hand in mine”
  • “The birth and death of the day”
  • “Let me back in”

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