C’è Garage e Garage. Ovviamente non intendo i box aventi funzione di magazzino/posto auto, ma di generi musicali. Principalmente, parlando di gruppi contemporanei, esistono due grandi filoni (la semplifichiamo anche un pochino, spero che i luminari scribacchini mi concedano tale licenza): da una parte il lo-fi garage imbastardito coi suoni psych, col country ubriaco e col blues marcio proveniente dal Nord America (USA e Canada); per fare due esempi che conosceranno anche i sassi, citiamo Thee Oh Sees e Black Lips. Poi c’è il garage registrato meglio, dal taglio più moderno, più “classicamente” rock’n’roll, genere storicamente venuto su in Gran Bretagna: si parte dai Kinks per arrivare fino agli odierni Arctic Monkeys e Franz Ferdinand.
The Secret Tape, quartetto proveniente da Parma e nato dalle ceneri degli Unknown Pleasures (un EP all’attivo) appartengono sicuramente al filone british, giacchè Archive 1 è un adrenalinico concentrato di sveltine rock’n’roll, tempi epilettici, chitarre che si rincorrono con l’urgenza di dirsi tutto e subito. Quando prendono fiato e tirano fuori la ballata (1957) lo fanno con classe e padronanza dei mezzi. Buon gruppo e bel lavoro, soprattutto perché non si rifà pedissequamente ai modelli sopra citati (scimmie artiche e affini) ma riesce nell’intento di suonare abbastanza originale. E poi c’è da ringraziarli, perché in Murky Murder (fantastico pezzo) riescono a far apparire il fantasma dei Libertines, gruppo sfaldatosi troppo presto. Ed ancora: New Year’s Day si candida per essere uno dei brani più belli ascoltati finora in questo 2011, grazie ad una notevole progressione melodica e ad un finale incandescente.
Menzione speciale per la confezione che racchiude il cd, curatissima e molto ben realizzata. In tempi di mp3 e immaterialità della musica non è una notazione così scontata.