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Runaway – Voglia Di Lingua

2011 - This Is Core
rock/alternative

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Tracklist

1. Nello stesso senso
2. Dici di no
3. Il meglio di te
4. 2 alla terza
5. Pagine
6. Memoria
7. Ma dai
8. Qualcosa cambierà
9. Solo e stabile
10. Caffè
11. Giornate
12. Parlando

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I Runaway sono una band rock Italiana sulla scena dal 2001, che vuole farsi largo nel panorama musicale italiano con canzoni proprie.

Come inizio non c’è male, nonostante l’obiettivo non sia nulla di nuovo sotto il sole musicale. Con “Voglia Di Lingua” i Runaway si propongono al pubblico con dodici brani pieni di un rock che si divide tra l’aggressivo e il pacifico, mischiando gli insegnamenti che i guru del genere italiano hanno fino ad oggi usato nelle loro proposte. Sicuramente una nota a favore va data ai suoni ruvidi, ma nello stesso tempo, puliti che danno quella sensazione di live che non guasta ma, anzi, coinvolge di più l’ascoltatore. I riferimenti al rock italiano sono inevitabili, sia nella musica come nei testi che trattano per lo più tematiche amorose e di vita vissuta. Bisogna però dire che c’è un’altra faccia della medaglia che convince meno rispetto alla precedente. La voce di Gianluca è molto aggressiva, ma sembra quasi ingabbiata in un ruolo che vuole essere troppo simile ai numerosi artisti affermati che girano la penisola, quando invece per trovare una collocazione di livello dovrebbe prima ricercare una sua personalità, senza rivolgersi ai soliti clichè.

Il disco, tuttavia, scorre piacevolmente se non fosse che nel finale cala molto causa la troppa somiglianza tra le tracce, probabilmente dovuta all’acerba originalità di alcuni riff ma anche ad una palese difficoltà nel trasmettere differenti emozioni a seconda della canzone ascoltata.

“Voglia Di Lingua” è un album che manca ancora di solidità. Le basi ci sono e si sentono, ma ciò che manca di più è una struttura portante compatta che permetta al cd di fare un passo avanti. In questo momento manca qualche tassello, e non riesce a trasmettere tutta la carica che invece dovrebbe avere, ma sono sicuro che gestendo meglio le qualità dei singoli componenti la band riuscirà a trovare l’uovo di colombo.

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