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Mastodon – The Hunter

2011 - Reprise
metal/sludge

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Tracklist

1. Black Tongue
2. Curl Of The Burl
3. Blasteroid
4. Stargasm
5. Octopus Has No Friends
6. All The Heavy Lifting
7. The Hunter
8. Dry Bone Valley
9. Thickening
10. Creature Lives
11. Spectrelight
12. Bedazzled Fingernails
13. The Sparrow

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Il 27 settembre è uscito il nuovo attesissimo lavoro dei Mastondon. Il quinto della serie.
Dopo quattro album realizzati sul concept dei quattro elementi della natura: acqua, aria, terra e fuoco; il quinto album abbandona il filone. Non si parla più di imprese epiche e citazioni romanzesche.

Al primo ascolto “The hunter”,potrebbe lasciare perplessi i fan che attendevano questa uscita. Il suono si fa smussato, rotondo. Perde un pò della ruvidità e grezzezza dei lavori precedenti. Le tracce non sono più suite oltre 10 minuti, ma sono tracce schiette e dirette. Solo due canzoni su 13 presenti nell’album superano i 5 minuti di durata.
Il disco non è immediato, ma è tutto da scoprire, ascolto dopo ascolto. Infatti solo dopo un paio di giri di boa sul lettore, ci si rende conto della grandezza di questo lavoro.
Partiamo dal singolo: “Curl Of The Burl” che se da una parte sembra essere stato sfornato dai migliori QOTSA, in realtà è la traccia più commerciale che i Mastodon abbiano mai scritto e per certi versi più lontana dai loro canoni. E rimane in testa.
Sulla stessa scia delle Regine anche “Dry Bone Valley”.
L’eloquente titolo “Stargasm” ci catapulta in puro space-rock hippie e fricchettone dove “le cosce collidono con le stelle”.
“Octopus has no friends” e “All The Heavy Lifting” hanno ritornelli che rimangono maledettamente in testa e si prestano ad essere cantati a squarciagola.
Infine non si può non parlare di “Creature Lives” e “The Sparrow”, che sono un omaggio ai Pink Floyd. Soprattutto in “Creature Lives” i suoni elettronici retrò e la risata iniziale in sottofondo fanno riecheggiare certe atmosfere di “Dark side of the moon” e “Wish you were here”.

Con questo lavoro i Mastodon, come sono già stati capaci in precedenza, fanno un passo in avanti nel dare nuova linfa al metal.
I puristi potranno anche storcere il naso, in quanto c’è una strizzata d’occhio ad un apertura più mainstream, ma quest’album non passerà inosservato e lo vedremo sicuramente nella top ten dei migliori album del 2011.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=FOCPi9bkvOA[/youtube]

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