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Il Venerdì

Il Venerdì di ImpattoSonoro #63: Sosteniamo il Mucchio…di artisti italiani veramente indipendenti

Si impegna, e continuerà ad impegnarsi questa attivissima rubrica dedicata fondamentalmente al nulla. Perché dopo una settimana e più di fatica, abbiamo bisogno di oziare, parlare di cose di cui parleremmo in un qualsiasi bar sport globale, o seduti su una panchina tra una trentina d’anni, ma più probabilmente anche prima. Oggi si parla di musica italiana e lista della spesa.

Tra i nostri buoni propositi per il 2012 c’è sicuramente quello di sostenere la buona musica italiana indipendente. Ultimamente abbiamo captato qualche malumore tra i musicisti italiani che più si avvicinano al concetto di artista e che per questa ragione si allontanano dal concetto di “prodotto meramente vendibile”. Se la musica italiana è viva, non lo è solo grazie ai musicisti più noti, ma soprattutto per merito di chi non si piega facilmente alle regole del mercato.

E’ quindi nostro (e vostro) compito non far morire questa musica. Scaricare gratuitamente gli album è sicuramente bello e fondamentale, ci permette di avere una cultura musicale forse più vasta di qualunque nostro antenato. Ciò che è sbagliato a nostro avviso è non supportare quelle band che ci piacciono e che non ce la farebbero senza di noi.
Non si tratta di certo dei Metallica o dei Vasco Rossi di turno, che hanno un portafoglio che umilierebbe zio Paperone e Cristiano Ronaldo, né di quelle band che oggi giorno si fanno definire indipendenti, ma che sono semplicemente un prodotto vendibile a chi si definisce indie.
Si tratta piuttosto di chi spende magari 6000 euro per produrre l’opera più importante della sua vita e, se è fortunato, riuscirà a vendere abbastanza dischi o a fare abbastanza concerti da recuperare le spese.

Abbiamo dunque deciso di impegnarci attivamente dando vita ad una rubrica, “Sostiene La Musica” che uscirà con frequenza casualmente periodica (ogni qualvolta ci sarà qualcosa di bello da proporvi) e vi consiglierà qualche bel disco da ascoltare e comprare con piacere.
Cliccando qui o sopra l’immagine cuoriciosa direttamente qui sotto, i nostri primi 3 consigli per gli acquisti. Se vi stanno a cuore, prendete in considerazione l’idea di non acquistare un album degli anni ’60 questo mese, né uno di una band ormai sciolta da secoli; lasciate perdere gli artisti di fama internazionale che hanno più soldi di quanti gliene servano, acquistate un album italiano indipendente. E se non sarà uno di questi tre fate che sia un altro!

 

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