A fianco dell’intervista che i ragazzi ci hanno rilasciato non può mancare un commento più focalizzato sul loro primo LP.
Definire il loro sound come una giusta ed equilibrata fusione di matrici post rock, e post hardcore, tendenti al gusto noise di matrice Touch & Go e Dischord sarebbe fuorviante. Fuorviante per l’utilizzo della parola “equilibrio”. Le tracce che compongono il disco mantengono uno stato di caos ordinato e controllato che riesce ad esplodere nel momento giusto e nella maniera giusta.
La lezione del Teatro Degli Orrori, quelli del primo album in cui alla pazzia dei Jesus Lizard si univa l’originalità delle liriche, qui viene ripresa e allargata. Vengono inseriti più elementi strumentali aperti e tendenti allo slow core, rendendo la frenesia ormonale del gruppo un gesto coeso e complesso. Possiamo facilmente capire la portata live di composizioni come: “Made in Italy” in cui i Marlene Kuntz di “Catartica” si uniscono a bassi graffianti e ad un ironia rassegnata; la rincora neuropatologica di “Insetti”, una stridula composizione di malattia, o la coppia finale “B.H.O.O.Q”-“Stilnovo”(quest’ultima contenente una ghost track) in cui meglio si nota la capacità compositiva del gruppo e la sua capacità di fagocitare influssi più disparati, che siano western, metal, noise, hardcore etc.
Un debutto sicuramente interessante che potrà portare a piacevoli sorprese nel futuro. È necessario studio e passione, i Miriam Mellerin sembrano possederle entrambe. Ci siamo stancati di meteore…..
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=E3Wkeo_HUgI[/youtube]