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Goldfrapp – The Singles

2012 - Mute
pop/electro

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Tracklist

1. Ooh La La
2. Number 1
3. Strict Machine
4. Lovely Head
5. Utopia (Genetically Enriched)
6. A&E
7. Happiness
8. Train
9. Ride a White Horse
10. Rocket
11. Believer
12. Black Cherry
13. Yellow Halo
14. Melancholy Sky

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“The Singles”. Vale a dire dodici anni dopo “Felt Mountain” i Goldfrapp ci presentano il loro ‘best of’ carico di successi. Il meglio dei loro cinque lavori accompagnato da due nuovi brani, “Yellow Halo” e “Melancholy Sky”.

Assegnare un genere musicale al duo londinese è un’impresa, lo è sempre stata. Ogni album corrisponde ad un cambio totale di rotta, ogni album è realmente una cosa a sé stante. Elettronica? Dance? Trip Hop? Ambient? Pop? (Agli MTV Europe Music Awards del 2005 erano in nomination come ‘Best Alternative’). Addentrarsi nel loro ‘meglio’ è come attraversare le fasi della loro carriera, i cambiamenti, le trasformazioni di un gruppo che (toccando anche punte di industrial, rock e folk) possiamo definire come un insieme di tutti i generi sopra citati. Un buon motivo per ascoltare “The Singles”? Essere di fronte ad un greatest hits anomalo. Riporta l’evolversi della band il cui filo conduttore è la voce femminile di Alison ma musicalmente ha come il sapore di una selezione con vari gruppi differenti. Amati e odiati, troppo pop per essere elettronici, troppo elettronici per essere pop. Ripetitivi e monotoni a volte con un’Alison Goldfrapp sicuramente da indicare come una delle maggiori cause. “Ooh La La”, “Number 1” e “Ride a White Horse” ci riportano a quel “Supernature” (in nomination ai Grammy del 2007) che superò il milione di copie vendute nel mondo. Il secondo lavoro “Black Cherry” è rappresentato da “Strict Machine”, “Train” e dalla title track. “Rocket” (grandissimo successo anche in Italia) e “Believer” sono estratte dal loro ultimo lavoro “Head First” (anch’esso in nomination ai Grammy del 2011).

Se volete approfondire l’intricato mondo Goldfrapp l’idea è quella di prendere il via ovviamente dal ‘best of’ e proseguire poi con i due album migliori: “Felt Mountain” (“Lovely Head” e “Utopia”) e “Seventh Tree” (bellissimo e geniale, quì troviamo “A&E” e “Happiness”). Chiari esempi di ingegno, talento, spocchia e splendore non più raggiunti, ahimè, dalla band.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=p7Ptai9I6eo[/youtube]

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