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Fraulein Alice – I Love You Lucilia

2012 - Seahorse Recording
post/rock/alternative

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Tracklist

1.Whore or less
2.Easy-goal-up
3.Videodrome monochrome
4.Alice theese things coul happen (in a laundry)
5.Road To Berlin
6.Pah pah bloody blue
7.All ways
8.What else
9.Give me a name
10.Ogres in heaven

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Where our bodies used to livein the hollow of my home all is painted in monochrome…

I Fraulen Alice, nati a Catania qualche anno fa, esordiscono in questo duemilaedodici con un disco dal titolo I love you Lucilia per Seahorse Recordings.
Questi ragazzi hanno voluto creare un concept essenziale per unire ogni traccia giocando sulla confusione che spesso si crea tra vita e morte, tra amore e odio. Interferenze radiofoniche come quelle in “Road To Berlin” che declassano l’amore rendendolo un semplice proclama pubblicitario. Ipnotiche sonorità tra il rock e il noise che distrae e disorienta creando un vortice sonoro ultra-compulsivo.  Oltre l’amore si parla anche di vita e di chi si è strozzato con essa senza tralasciare chi vi è rimasto incastrato. Come una disumana catena di montaggio dove individui passano le ore in un vasto paesaggio urbano monocromatico: questa è la ben più incisiva “Videodrome Monochrome”. Oltre ai pezzi più tirati e ossessivi ci sono ampie fette del disco dove le sonorità si fanno più soffuse pur rimanendo sempre in un panorama tipicamente rock. Su questo territorio il combo più riuscito si trova a metà disco e oscilla tra “All Ways” e “What Else”. Qualche traccia di rito e si arriva alla chiusura del disco con la punta più alta a livello qualitativo: “Ogres In Heaven”, con il suo contrasto dilaniante di fondo, rappresenta perfettamente il pensiero del gruppo e musicalmente è un gran pezzone. Nel disco ci sono anche tracce che convincono molto come “Whore or less” o “Pah Pah Bloody Blue”: probabilmente il lungo minutaggio di I Love You  Lucilia influenza in modo negativo i pareri sulle canzoni più “deboli”. Per inquadrare ulteriormente i Fraulein Alice bisogna portare la mente indietro di qualche anno, se non addirittura decenni, e ripensare a “Take Me Somewhere Nice” dei Mogwai, Sigur Ros con “Njosnavelin”, “Flower” dei Sonic Youth, gli immancabili Nirvana con “Sappy” e infine un po’ di Manetti! rigorosamente made in Italy.

Il disco nel complesso risulta più che positivo e si arriva a goderlo appieno solo dopo svariati ascolti. Immaginatevi di avere di fronte a voi un motore diesel che fa fatica a partire le prime volte, ma poi, andato su di giri, non vi tradirà mai. I Fraulen Alice non vi tradiranno mai.

… your hair onto your face are faded pictures of my rage.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=XgH2dKHEhFM[/youtube]

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