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KirAut – Mai

2012 - Gerbera Produzioni
hip-hop/crossover

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Tracklist

1. Fonocopia
2. L'Assenza
3. Immagina

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Che il panorama indipendente fosse cambiato negli ultimi anni, aprendosi a forme di promozione, produzione e divulgazione fino a qualche tempo fa ritenute almeno poco convenzionali, è cosa ormai nota e arci-discussa in varie sedi più o meno competenti.

L’idea scoccata nella fervida mente dei ragazzi della Gerbera Produzioni, giovane casa discografica pugliese con il pallino dell’innovazione, è però qualcosa di tanto nuovo quanto rischioso in un contesto fragile e volubile come quello indipendente. “indiEPendente” è, a voler essere semplicisti, una sorta di Music Farm in cui 5 validi musicisti provenienti da varie parti d’Italia e selezionati tramite attente votazioni online condividono una casa, 14 giorni intensi e soprattutto il progetto di formare una band e realizzare un ep di 3 pezzi.
Nascono così i KirAut e no, non fasciatevi la testa con l’idea siano l’ennesima band nata da un reality o giù di lì: “indiEPendente” è un bell’esperimento volto da un lato a giocare con un nuovo modo di produzione musicale, dall’altro a seguire passo passo e favorire l’esplosione creativa di 5 musicisti a forzato confronto.
La bontà del progetto si evince senza indugi dalla riuscita di “Mai”, l’ep di 3 pezzi che ne è il risultato e che condensa in maniera convincente la pluralità di vedute e influenze all’interno della nuova band: se l’apertura “Fonocopia” è un buon esempio di crossover aggressivo e grintoso al punto giusto, ma non del tutto compiuto e amalgamato, i restanti due brani del lavoro dimostrano la coesione dell’ensemble e una certa e positiva vena creativa. Atmosfere più intime e rarefatte in “L’Assenza”, un trip-hop quasi ambient in cui chitarre e synth lavorano alla grande per sostenere un recitato rischioso ma riuscitissimo nel decantare la tristezza di una separazione. Non è da meno la chiusura, affidata a “Immagina”, un suggestivo hip-hop degno dei migliori Casino Royale, teso e avvincente fino alla bella esplosione finale, segno evidente che forse i KirAut sanno giocare molto bene nel bilico tra calma e tempesta, senza per forza adagiarsi su una delle due dimensioni.

Tre pezzi sono sempre pochi per giudicare  l’operato di una band, tanto più se proveniente da un progetto insolito (ma che promuoviamo a pieni voti) come quello messo in pratica dalla Gerbera Produzioni. Certo è che “Mai” ci lascia sicuramente un bel po’ di belle intuizioni e la speranza viva più che mai che i KirAut sappiano diventare una realtà concreta e non si fermino qui.

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