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Viaggio Al Termine Della Notte #1: Intercity, Lotus Circle, Vaura, Dahlia’s Tear, Egida Aurea

“La vita è questo, una scheggia di luce che finisce nella notte”

Questa è una delle frasi più celebri del romanzo Viaggio al termine della notte, scritto da Louis-Ferdinand Céline nel 1932.
A volte, non è solo la vita a perdersi in qualche frammento della notte, ma anche la musica. Con l’avanzamento dell’era tecnologica, la quantità di uscite musicali è aumentata notevolmente, portando tutti i vantaggi e svantaggi del caso. Uno dei principali svantaggi è proprio quello di perdere tante piccole perle musicali nella notte della rete. La rubrica è quindi una riscoperta di tutto quello che nei giorni o mesi passati, non ha trovato spazio tra le pagine di Impatto Sonoro e che vi viene proposto come il biglietto per un lungo viaggio musicale. In ogni uscita parleremo di cinque tappe che riscopriamo assieme a voi. Non vi resta che partire e ricordarvi che la cocaina non è che un passatempo per capistazione.

A cura di Fabio La Donna.

Intercity – Yu Hu (Pop\Rock, A Cup In The Garden)
Prendete Simple Headphone Mind degli Stereolab, mischiatela con il migliore Max Gazzè ed infine schizzate un po’ di eletro-rock alla Delta V. Signore e signori, ecco a voi gli Intercity. Giunti al secondo album, questo Yu Hu rappresenta assolutamente il punto più alto della loro carriera. Un disco composto da quindici racconti pop, ognuno colorato ed emozionante a modo suo, proprio come le stagioni della vita. Buona la varietà delle canzoni e molto piacevoli i testi che spesso sono cosparsi di riferimenti generazionali, cinematografici, musicali o letterari come nel caso dei The Cure, Wong Kar-wai, Sergej Vasil’evi? Rachmaninov o della Nouvelle Vague. Il tutto risulta credile e mai pacchiano o finto-intellettualoide. Yu Hu è un album vivo che vi donerà piacevoli scoperte, che si rinnoveranno ad ogni ascolto. Canzoni consigliate: Nouvelle Vague, L’elettricità, Anti.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=1qMVh1tEVNw [/youtube]

Lotus Circle – Caves (Doom\Drone, Dusktone)
Un disco da evitare di far cadere nel dimenticatoio, è la nona uscita della Dusktone. Tornano in scena i grechi Lotus Circle con un album doom, fortemente influenzato dalle sperimentazioni noise e drone, dal titolo Caves. Un potente assalto sonoro da sentire a tutto volume che farà pazzie tra i fans dei Sunn O))) e dei Moss. L’album possiede un potere psichedelico molto elevato, al punto che riesce a coinvolgere l’ascoltatore grazie al suo suono caldo e avvolgente. Ogni canzone è un salto verso un girone dantesco sempre più profondo,verso gli abissi dell’anima in un loop ancestrale sempre più ossessivo. Rispetto ai lavori precedenti questo Caves perde di minimalismo, ma acquisisce bellezza e qualità. I Lotus Circle sono un pavone che finalmente ha aperto la coda mostrando ogni singola penna. Canzoni consigliate: From The Dephts, To Witness Under The Stars.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=Ch6kdkcE5OI [/youtube]

Vaura – Selenelion (Post\Metal ,Wierd Records)
I Vaura sono un gruppo Post Metal che viene da New York e possono rappresentare a perfezione il cavallo di battaglia di questa rubrica. Completamente dimenticata in Italia, sono stati valutati e discussi in modo molto positivo nel resto del mondo civilizzato. Selenelion è un concept immaginario dove ogni traccia viene vista come una pellicola cinematografica dove incidere e raccontare storie di universi ultraterreni, onirici e evocativi. Per aumentare l’interazione con tali ambient, i Vaura hanno realizzato diversi videoclip che rendono perfettamente il significato del progetto. Distorsioni, voci pulite, atmosfere fredde e ritualistiche compongono gran parte del disco. In certi versi possono venire alla mente nuove e vecchie leve del genere: Swans, Ulver, Alcest e Dysrhythmia. A livello compositivo per rendere efficace il filo conduttore, spesso vi è una larga ispirazione ai testi di Jorge Luis Borges, che il gruppo ha voluto mettere in musica. I Vaura sembrano delle divinità perché per tutta la durata del disco continuano a creare atmosfere, canzoni e paesaggi e li stravolgono a loro piacimento. La cosa curiosa e bella è che tutto rimane sensato e sempre molto affascinante. Da lasciare a bocca aperta. Canzoni consigliate: Drachma, En/Soph, The Zahir.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=XdTUJkyFbLk[/youtube]

Dahlia’s Tear – Dreamsphere (Dark\Ambient – Cold Meat Industry)
Da poco è uscito sotto la svedese Cold Meat Industry un album dei Dahlia’s Tear dal titolo Dreamsphere. E’ molto importante questo album perché rappresenta un aggiornamento sulla definizione dell’album “ideale” per il suo genere di riferimento. Pensavo che l’album dark ambient per definizione dovesse essere Within The Depths Of Silence And Phormations di Raison D’etre. Anno 1995. Da poco, invece, questo album è stato soverchiato proprio dall’ultimo disco dei Dahlia’s Tear. I tempi sono cambiati e il dark ambient ha passato delle fasi altisonanti: da qualche momento interessante ad immensi spazi di noia. Con Dreamsphere vengono messi nuovamente i puntini sulle “i” per definire il genere. Innanzitutto viene ripresa in considerazione la qualità del disco a livello complessivo e al contempo quello dei singoli brani – particolare che con la massificazione delle produzioni era quasi scomparso. In seguito viene ripresa e rivalutata la componente multidisciplinare: le canzoni di questo album sono quasi tutte abbinate a video creati per l’occasione e reperibile su youtube. In aggiunta a questo, il dark ambient, non deve aver paura di contaminare e farsi contaminare e quindi è giusto trovare all’interno di un lavoro delle influenze elettroniche, atmosfere ruvide e ritualistiche, spunti neoclassici o schizzi di sound etnici o orientali. Sta nella mente dell’uomo sapere racchiudere il tutto senza perdersi nel proprio ego o in qualche raccolta di suoni pre-confezionati. Dreamsphere è un disco maturo, interessante e molto variegato che va assolutamente sentito senza nessuna scusante. Canzoni consigliate: Toward the Dark Cellar, An Enigma In The Black Gap, Carousel Of The Headless Horses.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=2xak5ziI6Ys [/youtube]

Egida Aurea – Derive (Neo\Folk – Hau Ruck! SPQR)
La crescita personale e musicale dei genovesi Egida Aurea è in continua evoluzione e questo terzo lavoro ne rappresenta il punto più alto. Sonorità che si alternano tra neofolk, venature dark di qualche decennio fa e uno studio attorno ai testi e alla forma con cui il disco viene narrato, tanto  da ricordare la migliore tradizione cantautorale italiana. Rispetto al precedente materiale, questo risulta molto più profondo e articolato tanto da richiedere svariati ascolto per essere colto in ogni sua sfumatura. Vi è anche un passo in avanti nella struttura sonora e vocale rendendo Derive un prodotto sempre più di qualità. In Italia c’è tutta una nuova generazione musicale che non ha paura di camminare con i proprio piedi e sa quello che vuole. Noi non possiamo che esserne fieri. Canzoni consigliate: L’Ardente Fiaccola Della Ragione, Vestale, Il Forziere Dei Ricordi.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=hELWb0_BrC8 [/youtube]

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