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Il Diario Dell'Antigenesi

Diario Dell’Antigenesi #4: The Wet, Savages, No Light For Tomorrow, Shiny Darkly’s

Questa rubrica vuole essere un diario, una raccolta di pensieri, emozioni e suggerimenti su ciò che ci colpisce dei gruppi emergenti. Demo, EP, first release, MP3, tracce singole, bandcamp, myspace, e-mail. Tutto fa brodo e armonia per riempire queste pagine con nomi di progetti sconosciuti o anomali. Ci piace semplificare il tutto e mettere in collegamento realtà, persone e pensieri. Un percorso anomalo e brutale che non tiene conto delle tradizioni e del giudizio conforme. Come un’abiura della genesi, vogliamo prendere strade evolutive e di pensiero anarchiche e indipendenti, per seguire la nostra ricerca di forme artistiche nuove, che muovono i primi passi nel caos della creatività.
Se volete segnalare il vostro materiale potete mandare una mail a: antigenesi@impattosonoro.it . Vi avvertiamo che tutto ciò che ci arriverà passerà esclusivamente per la scimmietta pesca voti. Siete avvertiti.

a cura di Michele Guerrini

The Wet- The Largest White Guilt (Autoproduzione, 2011)
Lo so il demo è datato 2011 ma conta poco visto che solo da poco questo gruppo è cominciato a diffondersi  dalle nostre parti.  Il loro pregio particolare è la capacità di muoversi in un campo di sterminio cruento e senza fine. Passando dal digital hardcore degli Atari Teenage Riot, per certi richiami industrial metal anni ’90 (Skinny Puppy) e una somma electro dark virata EBM molto forte, i The Wet dimostrano una forte energia negativa, che riecheggia nella produzione ruvida e grezza. Lo potete scaricare free da qui: http://getmetal.org/industrial_groove/14365-the-wet-the-largest-white-guilt-ep-2011.html

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=8pIvyn2Hulg[/youtube]

Savages – Husbands (Pop Noir Records, 2012)
Al momento solo un paio di tracce sono state licenziate da questo strano gruppo dalle affinità post punk. Ma questo è bastato per far molto chiacchierare di sé, e il motivo è abbastanza chiaro, questi Savages sembrano la mostruosa traslitterazione della Malaria! ai giorni nostri.
Il fondamentale gruppo industrial\wave al femminile berlinese riecheggia in questo progetto londinese che vedrà fra poco la luce della prima uscita ufficiale!
Da tenere d’occhio.

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No Light For Tomorrow (NL4T)
Progetto di Alessandro Marchettini, già nei Malato, da origine nelle sue composizioni a una strana e perversa bolla temporale. Recuperando il sadismo, la provocazione e l’immaginario dell’industrial più crudo e corrosivo (quello di Atrax Morgue, Mauthausen Orchestra etc) da origine a brani sinistri, in cui cut up di voci e lamiere si contorcono tra beat ossessivi.
Un lacerante percorso tra carne e incubi.

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Shiny Darkly’s – He’s Suicidal/Diana Do Drugs (Autoproduzione, 2012)
Danesi dal nome un po’ ruffiano, gli Shiny Darkly’s creano un ponte tra i primi ’80 e la psichedelia ‘60s.
Il risultato è una forma energica e un po’ adolescenziale di noise pop tendente a ritmi psicotici e dalle voci baritonali. Non fanno il verso ai Cramps, e tantomeno agli Horrors, ma riescono anzi a ritagliarsi un’alcova dalle tinte noir e sporche in cui adagiare la propria malinconia rumorosa.  Ascoltate “He’s Suicidal” e “Diana Do Drugs” e capirete il potenziale di questo piccolo progetto che ormai sta per far uscire il primo full length.

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