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The Brian Jonestown Massacre – Aufheben

2012 - A
psych/rock

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Tracklist

1. Panic in Babylon
2. Viholliseni Maalla
3. Gaz Hilarant
4. Illuminomi
5. I Want To Hold Your Other Hand
6. Face Down On The Moon
7. Clouds Are Lies
8. Stairway To The Best Party
9. Seven Kinds Of Wonderful
10. Waking Up To Hand Grenades
11. Blue Order / New Monday

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Dopo lo scherzoso “Live At The Hi-Fi”, il divertissement industriale “Who Killed Sgt. Pepper?” e la gustosa retrospettiva sui migliori singoli “The Singles Collection 1992-2011”, per i The Brian Jonestown Massacre è tempo di rimettersi al lavoro in maniera seria.

Ovviamente tale aggettivo va ridimensionato, se consideriamo in proporzione che per la band di Anton Newcombe le parole d’ ordine per affrontare ogni nuovo album sono soltanto due: imprevedibilità e leggerezza.
Il concept sonoro di questo nuovo “Aufheben” si abbevera da fonti cronologiche per lo più vicine a quelle di “Who Killed Sgt. Pepper?”, continuando la felice saga riguardante l’ accorpamento della psichedelia sixties ( i folker inglesi stavolta sono seduti in prima fila) con le inquietudini ottantiane.
Ma se gli accenti del precedente album ufficiale si attestavano soprattutto su espressioni dell’ industrial, un genere per certi versi derivante dalla psichedelia, per giunta accostabile a questa da più di un aspetto in comune, “Aufheben” è macchiato in partenza dalla scelta di prendere come modello di riferimento il synth-pop, l’ elettronica, ambiti in cui si richiede un minimo di appeal con l’ essere artistoidi, art-rocker.
Ovviamente la ciurma di Newcombe tale parola nemmeno la conosce, essendo in tutto e per tutto ancora piantata sui lidi hippie di bande come i Byrds ( che nei primi episodi vengono direttamente espatriati in un suq egiziano), e i tentativi di replicare i New Order senza synth finiranno per diventare pacchiane sinfonie o leggerissimi trip-hop.
Tuttavia, sebbene la magra figura che gli originali riservano a pezzi come Gaz Hilarant o Stairway To The Best Party, va riconosciuto nel sapiente lavoro dei The Brian Jonestown Massacre un eccellente lavoro percussivo, che, quasi a voler replicare “The Flowers Of Romance”, infonde il loro credo di assoluta libertà artistica lapalissianamente di stampo beat, incidendo su due bellissime tracce in par
ticolare, l’ oscura Illuminomi e Blue Order / New Monday, infinita trance nonché perfetto collegamento fra l’ estasi psichedelica ed il groove dub.Negli anni passati i più valenti critici musicali hanno unanimemente ( e giustamente) definito i Residents una delle migliori band rock per la loro capacità di conferire una personalità propria a generi passati data dal non saper suonare uno strumento come si deve.

Ebbene, se non possiamo estendere questo titolo anche ai The Brian Jonestown Massacre, visto il loro pesante ritardo della proposta musicale ed i risultati non sempre felici ( è il caso di “Aufheben”), certamente potremo allora riconoscerne la notevole lungimiranza nel battere costantemente nuove strade hauntologiche che non siano solamente espressione di copia-incolla gratuiti e seccanti.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=pN7TwM7HZp4[/youtube]

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