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Meconio e i Difficili Squilibri Sulle Rapide – Ingannevole È Il Colon

2012 - Autoproduzione
pop/progressive

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Tracklist

1. Uniposca
2. Boh
3. Scumme
4. Bronchy
5. Tipunbac
6. Il Saltimbanco
7. Liquidi
8. Tampina
9. Boh [versione triste e rivoluzionaria]
10. Ingannevole è il Colon
11. Il Giardino
12. H-Zo
13. Caravella
14. Mezzacampa
15. Mecclasky
16. Il Segreto
17. Traccia Nascosta ventisette
18. Lucy in the Black Castellazzo's Sky
19. Guarendo
20. Minima (Guarendo)
21. Mucche
22. Ghiribizzo
23. G
24. Rob
25. Passi
26. Zacchete
27. (extra) Una Cellula

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È sicuramente spiazzante il bizzarro calderone che si dipana con arrapante nonsense lungo i 27 pezzi di “Ingannevole è il Colon”, album di inaudita distanza a firma Meconio e i Difficili Equilibri Sulle Rapide.

A lezione di progressive, ma senza la voglia di applicarsi a fondo, Meconio sceglie le 6 corde per affogarsi ora in sensuali groove da autoerotismo anni ’70 (“Boh”, “Caravella”), ora in pompose divagazioni cosmopolite (“Il Saltimbanco”), ora in inaspettetate deflagrazioni nero-metal (“Lucy In The Black Castellazzo’s Sky”), ora e per sempre in un’atmosfera che sa di pop dalla testa ai piedi, sia quand’è puro e tiepido revival (“G”) sia quand’è sincera sperimentazione in salsa quasi-electro (“H-Zo”, “Ghiribizzo”).

Difficile da assimilare, ancor di più da catalogare in una sola e semplice etichetta, sulla certa scia tracciata da Klippa Kloppa, Maisie e Babalot nel cielo più nascosto del panorama italiano, Meconio e i Difficili Squilibri Sulle Rapide prova e riesce a disegnare un’idea di pop di nuovo libera e slanciata, quasi a voler recuperare le migliori annate dell’Italia in musica e a spazzare via una volta per tutte, o almeno per una sessantina di minuti circa, la coltre di immobilismo digitale che ci abbiam piazzato sopra.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=DGtX-1ujTZ4[/youtube]

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