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Mumford & Sons – Babel

2012 - Island
pop/folk/indie

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L’attesa è finita, viandanti di ogni dove, locandieri e ubriaconi, i Mumford & Sons sono tornati per allietare le vostre nottate lentamente consumate in locande malmesse, tra birra rovesciata sui tavoli e puzza di sudore.

Difficile tornare sulla scena e continuare a stupire, soprattutto dopo un album come “Sigh No More”, che già chiamarlo album è molto riduttivo. Sarà che la ricetta è sempre la stessa, sarà che hanno aggiunto un ingrediente segreto.. Sta di fatto che “Babel” è un altro bel disco.
La stessa “Babel”, prima traccia dell’omonimo album, non sembra viaggiare su strade parallele a quelle intraprese dalla band di Londra nei lavori precedenti. Tant’è che può ricordare nostalgicamente, per stile e sonorità, una perla chiamata “Little Lion Man”. Il banjo di Winston Marshall piace tanto ai Mumford e torna protagonista in “Whispers In The Dark”, altalenante traccia che si conclude con un insolito feedback di chitarra elettrica. Sì, sono sempre loro. “I Will Wait” è il primo singolo (ufficiale), uscito sottoforma di videoclip girato durante un live nella spettacolare venue di Red Rock, nel bel mezzo del deserto, in un anfiteatro scavato nella roccia e nella sabbia rossa. Gli americani, si sa, sono sempre i più fortunati.
Da 0 a 100 km/h in 3 tracce. Dopo questa brusca partenza non ci sono segni di cedimento. I quattro londinesi continuano dritti fino alla traccia finale senza perdere il passo, con una vena leggermente più rock rispetto ai canoni. Ce ne offre testimonianze la splendida “Lover Of The Light”, in cui Marcus prende tra le mani la sua voce, la lancia e la fa esplodere in cielo. E così “Lover’s Eyes” e “Below My Feet” consentono a quest’album, seppur non migliore del suo predecessore “Sigh No More”, di integrarsi del tutto con i lavori precedenti.

Riempiamo i boccali e leviamoli al cielo, vagabondi erranti, ché con i Mumford una pinta ci sta sempre bene.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=rGKfrgqWcv0[/youtube]

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