Band insolitamente presente nella distribuzione di Area Pirata (il disco è invece prodotto da Ammonia Records), etichetta da sempre impegnata a diffondere il verbo del frat rock/garage punk, i piemontesi Monkey Weather esordiscono con questo Apple Meaning all’insegna di un indie/brit rock d’assalto, ruvido e danzereccio al tempo stesso.
Siamo dalle parti dei soliti noti: Franz Ferdinand, Kasabian, Kaiser Chiefs, per citare i contemporanei. Il gruppo è giovane (si sono formati nel 2009 ed hanno all’attivo un singolo autoprodotto) e i difetti di questo disco sono diversi, a cominciare dalla durata eccessiva, dal songwriting che ogni tanto rilascia qualche colpo a vuoto, da un senso di ripetitività dell’insieme. Detto questo, c’è da parlare anche dei pregi: quando si imbrocca il refrain giusto il gancio pop è ben assestato e non lascia scampo (16, Lickin Yellow, Black Hole Box), le molteplici influenze che si avvertono qua e là (la wave che pervade un brano come People Watch Me, ad esempio) lasciano ben sperare per il futuro.
Un disco acerbo per una band che non ha ancora ben calibrato le proprie coordinate; c’è da lavorare, ma i presupposti ci sono. Vediamo come si svilupperanno.
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