Fedeli sostenitori della corrente di pensiero nota come “one-two-three-four” ed irrobustiti da un’adolescenza a base di pane, punk e garage – rock, i The Dancers buttano lì questo ep veloce, tirato e che rimanda direttamente alle deserte ed infinite highway americane, idealmente percorse al volante del ferro in copertina con finestrini rigorosamente abbassati e musica a palla.
Le 4 tracce, valorizzate e personalizzate dal suono vintage (alias analogico), suonano decisamente bene e, com’è ovvio e scritto che sia, restano rigorosamente all’interno del recinto dei 2 minuti e rotti cadauna, all’interno del quale però si dimenano e pestano veramente tanto e in profondità.
Il trio veneziano, sia ben chiaro, non inventa nulla ma riesce, e non è affatto una roba facile, a suonare molto old school americana, nello specifico Detroit e dintorni, abbinando dunque tiro e potenza ad un’orecchiabilità facile ed immediata e generando così nell’ascoltatore una irrefrenabile quanto indomita necessità di muoversi e sudare.
In conclusione, il prodotto merita di essere consumato, anche più volte e preferibilmente in compagnia, cercando però di evitare sovradosaggi che potrebbero causare quanto meno danni muscolari ed articolari (per ulteriori informazioni consultare il booklet illustrativo).
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