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NOBRAINO, A TOYS ORCHESTRA, ROBERTO DELL’ERA- Atlantico, Roma, 19 ottobre 2012

L’Atlantico Live di Roma ha ospitato un vero e proprio show musicale: è più di un concerto quello al quale ci siamo trovati davanti il 19 ottobre. Una serata organizzata da Martelive in attesa della prossima edizione della biennale.

Sul palco diversi artisti per un concerto che è iniziato alle 21 ed è continuato fino a notte inoltrata.
I primi a salire sul palco sono stati i Kutso, vincitori del premio Martelive 2011. Bravi e convincenti con il loro pop-rock che sta ottenendo un buon riscontro. Brani come ‘Aiutatemi’, ‘Via dal mondo’ e ‘Questa società’  hanno fatto ballare chi li aspettava sotto il palco. Hanno da fare una lunga strada ma sono nella direzione giusta. Secondi a salire sul palco gli Area 765, gruppo formatosi dopo lo scioglimento dei Ratti della Sabina del 2010. Il gruppo è formato da tutti i componenti dell’ex band tranne Roberto Billi. Tra i loro brani ‘Galleggiare’, ‘Questione’, ‘Spesso piove’: la musicalità non si discosta da quella di sempre ma i ragazzi sono cresciuti. Non ci convincono.
È la volta di Roberto Dell’Era, bassista degli Afterhours, che esegue i brani del suo album Colonna Sonora Originale. Non ce ne vorranno gli altri ma per noi è lui la vera star della serata. Sul palco Rodrigo D’Erasmo, violinista degli Afterhours e i Judas. Suona per 50 minuti, scorrono ‘Il motivo di Sima’, ‘La canzone di Tim e Tom’, ‘La meraviglia’ e le vere perle della serata  ‘Le parole’ e ‘Pacifico Oceano Blue’. Pur non essendoci un’acustica eccezionale ha incantato il pubblico che iniziava a riempire l’Atlantico Live e che attendeva i Nobraino, la band di punta della serata. Quando esce dal palco ci lascia un po’ delusi: avremmo voluto suonasse di più. Peccato per il taglio di scaletta che non ci permette di ascoltare ‘Ami lei o ami me, scritta con Diego Mancino e ‘Giorno dopo Giorno’. A malincuore applaudiamo e attendiamo il quarto gruppo.
Salgono sul palco A Toys Orchestra, il gruppo di ragazzi casertani che cantano in inglese il loro pop-rock. Musicalmente bravi, ottimi strumentisti e una bella voce: una delle migliori band in circolazione secondo quanto detto da critica e pubblico. Ci suonano alcuni brani del loro repertorio e il momento più bello lo raggiungono con ‘Invisible’. In alcuni brani hanno un’identità di band, altri suonano già sentiti perché navigano in arrangiamenti alla Coldplay d’annata.
Chiudono i Nobraino. Hanno aperto il tour con una doppia data al Circolo degli Artisti il 9 e 10 marzo di quest’anno e tornano nella Capitale per congedarsi e salutare i loro fans. In questo live ci convincono meno di quanto abbiano fatto al circolo: passano in rassegna qualche brano del nuovo album tra cui ‘Film Muto’, ‘Il Mangiabandiere’, ‘Cani e Porci’, ‘Bademaister’, ‘Record del Mondo’, ‘Il Minotauro’, e ci regalano qualcosa del vecchio album tra cui ‘Esca Viva’, ‘Troppo romantica’, ‘Ballerina Straordinaria’. Il momento più bello è stato vedere Kruger scendere tra il pubblico cantando ‘L’italiano’. Peccato non ci sia stato il bis ma non c’è stato tempo. Un po’ sacrificata da un’acustica pessima e da un taglio di scaletta che non li ha aiutati sono risultati un po’ sottotono. Conquistano il pubblico e continuano a farla da padrone sul palco ma perdono un po’ negli arrangiamenti che risentendo della scarsa acustica non possono essere apprezzati nei dettagli e nell’esecuzione di Lorenzo Kruger che più volte sembra perdersi.

Nel complesso un bel live e un nome incontrastato: Roberto Dell’Era. Non resta che complimentarsi con l’organizzazione Martelive e attendere fiduciosi la prossima edizione prevista per il prossimo anno.

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