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Death Grips – No Love Deep Web

2012 - Autoproduzione
hip-hop/experimental

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Tracklist

1. Come Up and Get Me
2. Lil Boy
3. No Love
4. Black Dice
5. World of Dogs
6. Lock Your Doors
7. Whammy
8. Hunger Games
9. Deep Web
10. Stockton
11. Pop
12. Bass Rattle Stars Out the Sky
13. Artificial Death In the West

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Secondo album per i Death Grips e il messaggio pare abbastanza chiaro: facciamo quello che ci pare. E lo si capisce prima di premere play dalla cover grottesca e dal fatto che “No Love Deep Web” esca ufficialmente come autoproduzione.

Lontani dalla scena hip hop anche se la loro musica si può definire rap sperimentale ma molto contaminato. Un lavoro totalmente fuori di testa, senza regole,senza orientamento a volte anche senza senso. In parole povere: questo può essere seriamente il vostro disco dell’anno. Dimenticate la California soleggiata, il surf, le palme, Beverly Hills e le sonorità che ne hanno fatto da colonna sonora. Questo è un album underground, c’è il sottosuolo, il buio della metropolitana, i sobborghi deliranti della metropoli. New York, Londra, grattacieli che si elevano e si affacciano sul ghetto. Personalmente la considero la migliore scoperta del 2012 ma sia chiaro “No Love Deep Web” un orecchio non abituato potrebbe cestinarlo al primo ascolto. Anzi rettifico, potrebbe cestinarlo dopo i primi venti secondi. “World of Dogs” riassume a pieno quanto detto finora. In un momento storico nel quale ogni genere musicale sta confluendo nella musica elettronica i Death Grips portano il rap al limite estremo, catapultano l’ascoltatore nell’oscurità delle zone industriali di città. Un lavoro pazzesco. Le produzioni sono tutte al top (“Lock Your Doors” e “Deep Web” qualcosa di incredibile), a questo si aggiungono le allucinazioni profetiche mai fuori posto delle parti vocali. Difficile trovare una traccia preferita. Sentiremo sicuramente parlare di loro considerando che hanno già collaborato con artisti del calibro di Bjork.

Ma non voglio andare oltre, procuratevi questo lavoro assolutamente. “No Love Deep Web” è l’album autoprodotto dell’anno.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=HMVSQVn97es[/youtube]

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