Impatto Sonoro
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OFFLAGA DISCO PAX – Club Bentivoglio, Bologna, 15 novembre 2012

È sempre difficile trovare le parole per definire un’esibizione degli Offlaga Disco Pax: chi ne ha vista una e con essa si è emozionato, può capire senza bisogno che glielo si spieghi, chi non ha mai avuto la fortuna (di emozionarsi) difficilmente entrerà nell’ottica con queste poche parole.
Raccontano storie fuori tempo, a cui nessuno dei presenti dovrebbe, in linea di piena teoria, essere interessato. Storie che hanno troppi anni, ambientate in luoghi che pochissimi degli spettatori hanno vissuto.
E lo fanno con una musica scarna, senza fronzoli, che crea un’atmosfera cruda e sincera.
Ma le parole arrivano e colpiscono: quando si arriva all’apice di pezzi come “Sensibile” o “Piccola Pietroburgo” o “Robespierre” un brivido sale lungo la schiena, passa sulle braccia, dietro la nuca, arriva alle ginocchia.
È inconcepibile come il sottoscritto, che nel 1980 ancora doveva nascere, rimanga completamente trafitto dalle parole “la signora Mambro e il camerata Fioravanti sono fuori di galera; fa male ammettere che, al momento, vincono due a zero”.
Ed è strano pensare che, nonostante tutto, possa ancora farmi del bene pensare che c’è un posto in cui “la grande banca, non più locale, ha sede in via Rivoluzione … d’Ottobre”.
Una serata con gli Offlaga, se ben vissuta, può regalare emozioni difficilmente narrabili.

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