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[PhotoGallery] SIMONA GRETCHEN – Carmen Town, Brescia, 17 Novembre

Simona Gretchen: vincitrice della tredicesima edizione del premio Fuori Dal Mucchio, riservato al migliore esordio discografico italiano della stagione 2009/10 con l’album “Gretchen pensa troppo forte”.
Con il sette pollici in edizione limitata “Venti e Tre” si aggiudica la Targa Giovani Supersound 2011 come Miglior Testo.

Espletate queste formalità, resta una cosa da dire: Simona Gretchen sa il fatto suo. Si insinua, la musica della Gretchen, come il suono stridente delle unghie sulla lavagna. I testi – spezzati, nervosetti, violacei come le occhiaie al mattino – tamburellano nella mente fino a scavarvi un solco che poi difficilmente si colma. E se questo è vero per gli album, ipnotico è vedere come la liturgia ossessiva della Gretchen si compia anche durante una esibizione live. In attesa di pubblicare il secondo album “Post-Krieg” a febbraio, Simona Gretchen regala una data inaspettata in cui sono le prime vibrazioni di “Gretchen pensa troppo forte” che risuonano. Accompagnata dal contrappunto di Paolo Cola alla chitarra, fa scorrere le note che, come ragni sincopati, si rincorrono sui mattoni della volta che accoglie i musicisti al Carmen Town di Brescia.

Un pubblico quasi in trance assiste al susseguirsi dei brani – O Nostre Pelli, Fockus, Due Apprendisti, Non Trovo Più le Chiavi … – e impossibile è ignorare le parole che, ben più della musica, si aggrappano ai padiglioni auricolari e si insinuano, inesorabili, nel pensiero. Chiude il cerchio (e l’esibizione) la cover “König” di Nico, eseguita con una tastiera che si trasforma in organo e un’atmosfera da rituale ancestrale.

E allora, dopo questo live un po’ Amarcord, non resta che attendere “Post-Krieg”, perché le parole della Gretchen possono davvero dare dipendenza ed è piuttosto interessante vedere cosa questa giovanetta ha da dire.

a cura di Virginia Carolfi

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