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Meteorismi

Meteorismi #4: LOLLIPOP

Meteorismi, ovvero star che, come peti, si dissolvono nell’etere

Meteorismi: una rubrica di stampo informativo con lo scopo di farvi esclamare, in ogni finale di puntata, “Vedi, c’è chi sta peggio”. Una pompata all’ego e alla curiosità, attraverso l’analisi delle fini più o meno decorose di quegli artisti definibili oneshot. Si inizi dunque, al grido di: Never ending merda.

Lollipop

Finalmente parlo di Meteorismi nostrani. Ci sono volute tre puntate e 5 ragazze “speciali” ma eccoci a parlare delle Lollipop, ovvero la prova vivente che frequentare (nel senso più ampio del termine eh) lui non porta da nessuna parte.

Questa girl band nasce a tavolino nel 2001 grazie al programma Popstar, presentato da Bossari – che poi è finito a fare la controfigura di Ruggeri in Mistero – mentre le Lollipop dopo il programma lanciano il loro singolo “Down Down Down”.
Mai titolo fu più azzeccato, anche se più in basso dello stare in ginocchio sotto una scrivania c’è davvero poco.
Assolutamente incomprensibile è che queste 5 ragazze abbiano fatto parte di un gruppo visto che non sanno cantare, ballare, stare su un palco o tenere in mano uno strumento, qualsiasi esso sia.
Eppure eccole lì, passo dopo passo a percorrere la carriera della pop band: singolo+video ogni 3\6 mesi, video a tema (vedi deserto hi tech- “Don’t Leave Me Now” copiato alle Spice Girls; video natalizio “When The Rain” che più che una canzone sembra un problema tecnico), partecipazione ai vari programmi musicali del genere (Festivalbar, Top Of The Pops), i completini coordinati e le coreografie scoordinate.
Va da sé che la loro vita artistica era destinata a finire in brevissimo tempo, per l’esattezza in tre anni, durante i quali riuscirono comunque a rovinare la colonna sonora di un film Disney (non è buffo che su 4 Meteorismi, la metà abbia avuto a che fare con il signor Walt?) e ad accumulare un buon numero di figure di merda, su tutte questa.
C’è da dire che il pezzo “Batte Forte” si presta a facili sfottò (alcuni: “battono forte loro, sulla strada” “visto la fine che hanno fatto dovevano battere più forte”) e bissare il successo del primo singolo sembrava utopia, invece pur facendo schifo (come a Sanremo, così fuori) hanno avuto un discreto successo, anche con questo pezzo.
Nel 2004, preso atto del flop del loro ultimo disco, la Warner decide ragionevolmente di non rinnovare il contratto alle nostre Amazzoni della musica pop.

In 8 anni si possono fare davvero un sacco di cose e ho l’imbarazzo della scelta nell’immaginare le loro vite adesso.
Per rendere la cosa più interessante e semplice ho ipotizzato tre profili base che potrebbero adattarsi a tutti e 5 i nostri usignoli.

PROFILO 1
La cocca di papà: Finita a lavorare nello studio\azienda\negozio del papà con un ruolo del tutto marginale (addetta allo spegnimento delle luci\ chief of fotocopie\ manager degli appendi abiti), sfoga la sua frustrazione al Karaoke il martedì sera con le amiche e tassativamente richiede di cantare “Down Down Down” ma ancora, qualche nota, la sbaglia.

PROFILO 2
La reinventata: Ha iniziato almeno 12 attività diverse dal 2004, tutte finite in maniera becera nel giro di pochi mesi. L’unico filo comune era che per farsi della pubblicità si rigiocava per ogni attività la carta “ex componente delle Lollipop”. Tristissimo.

PROFILO 3
La svolta new age: Un po’ come quella degli alieni per Sara Tommasi, questa svolta rappresenta la presa di distanza seguita dallo scaricare la colpa per aver fatto parte del gruppo sulla giovinezza\famiglia\etichetta. Ora la nostra eroina gira con gonne pantaloni, compra solo equo-solidale, non vota e non si depila le ascelle. Ha avuto due figli, ma non ha un compagno, questo per affermare la sua femminilità\libertà.

Nella vita reale invece è successo quanto segue, e devo ammettere che è ancor meglio della mia cinica e meschina fantasia. Ringrazio Wikipedia per il contributo, anche se chiaramente la voce Lollipop è stata scritta da una di loro.

Veronica – per intenderci, la Franzoni del gruppo, vista la somiglianza – ha preso un bel master in organizzazione di eventi e spettacoli. Fa la talent scout, (lavoro che le dev’esserle costato fatica visto che si tratta di scovare nelle persone qualcosa che non conosce), apre un’etichetta discografica che su FB ha meno di 5000 amici, gestisce un locale a Caserta. Brava Veronica. Ed è subito PROFILO 2.

Roberta Ruiu, aka la posh Lollipop, ha provato a rimanere nella scena, ma la sua capacità vocale era di molto inferiore alla sua prestanza fisica. Così, da quest’anno potete ammirarla a Uomini e Donne della regina Maria De Filippi, dove fa la ragazza nella categoria “Ragazze”. Nulla di troppo difficile per la bella Roberta che continua a regalarci perle di saggezza di questo calibro. Video che vorrei rinominare “Scontro tra titani”.

Marcellina freak Ovani ha presentato un programma su SKY per cui aveva anche inciso la sigla. Poi – vai a capire il perché un fiorellino così me l’hanno scartato – non è stata presa ad X Factor. Ora fa l’inviata a Quelli Che Il Calcio e segue le partite del Parma. Solo perché come schedina era fuori limite d’età.

Dominique si potrebbe dire rispecchiare in parte il PROFILO 3: dopo essersi laureata all’Accademia inizia un progetto solista e ottiene un buon successo, soprattutto in Francia, arrivando seconda ad un talent show. Oggi continua la sua carriera di cantautrice oltralpe: se vogliamo è un mix tra le cose brutte della Consoli e quelle orrende della Bruni. Ma qui un estratto così da lasciarvi liberi di decidere ().

Marta Falcone, ricordata anche come la J.Lo di Bollate è colei che solo con le sua vita odierna potrei riempirci libri.
Nell’ordine: fa calendari di cattivissimo gusto, di quelli che potresti trovare in allegato al libretto di istruzioni della stampante per “farti vedere la resa dei colori”; posa per foto che non sono degne neanche di stare sui quotidiani gratuiti; ha una carriera solista latino-americana imbarazzante per chiunque ci si imbatta, non serve specificare che si vende come una sosia -minorata- di Jennifer Lopez.
In tutto questo il fatto più rilevante per la rubrica è che ha realizzato un video con Milton Morales (), e questo la rende il primo caso di MetaMeteorismo nella storia del mondo.

Nonostante la cattiveria delle mie precedenti parole ci tenevo a far avere questo messaggio alle Lollipop: mi piacevate tanto.
Ma erano altri tempi, avevo solo 13 anni e chiamavo la TV Giulia come l’amica che volevo.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=2AiwvVWkaaY[/youtube]

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