Impatto Sonoro
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TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI – Vinile, Rosà (VI), 29 novembre 2012

Siamo andati al Vinile di Rosà (VI) a sentire i Tre Allegri Ragazzi Morti presentare in un secret show il loro ultimo disco Il Giardino dei Fantasmi. Un live che precede la presentazione ufficiale alla Tempesta al Rivolta, talmente segreto da non permetterci nemmeno di fare delle foto. Ma in qualche modo ci siamo arrangiati.

Quando scopri che i TARM suonano a venti minuti da casa tua, in un secret show, per la presentazione del nuovo disco, è proprio il caso di andare a darci un’occhiata. Quindi, detto fatto. Presi su un paio di amici e prenotato le prevendite, ci siamo diretti verso il Vinile tutto sommato curiosi di capire che piega hanno preso Toffolo e compagnia per quest’ ultimo lavoro e speranzosi di trovare un pubblico realmente interessato alla serata, visto il format presentato abbastanza selettivo (solo 150 posti). Insomma, niente bimbiminkia urlanti Fammi Mio Fratellino? Stareremo avvedere. La puntualità è d’obbligo, visto che i bene informati assicurano che il live comincerà intorno alle dieci e un quarto. Il tempo di una birra e, infatti, i quattro Tre Allegri Ragazzi Morti salgono sul piccolo palco del Vinile. Partono proprio da dove ci avevano lasciato un po’ di tempo fa, da quel Primitivi del Futuro che aveva fatto storcere il naso a molti (anche al sottoscritto) con le sue sonorità reggae, salvo poi entrarti in testa e non staccarsi più. Due tracce veloci, tanto per ricordarci chi sono e poi Toffolo introduce la vera motivazione della serata: il nuovo disco. Il Giardino dei Fantasmi si intitola, e ogni traccia è un piccolo fantasma da portarsi dietro. L’aveva anticipato con una piccola vignetta e una battuta: Il prossimo sarà un disco etnico che, in fin dei conti, non vuol dire niente. Ogni traccia è un fantasma a se stante, ma che si amalgama con le altre in un quadro che, al primo ascolto, già convince. Fantasmi di quindicenni morti, di Kurt Cobain, di canzoni vecchie, di significati e perfino del blues. Il pubblico ascolta e segue attento quello che, più che un live di una delle band più importanti del panorama indipendente, sembra un concerto in sala prova per pochi amici. Ma è proprio questo è quello che Toffolo vuole che passi Quello che state ascoltando è una prova per vedere se noi siamo pronti, e se voi lo siete. Una scaletta di sei, sette pezzi (o forse tutti) che lascia spazio ai grandi classici. Da Il mondo prima di te a Occhi Bassi, passando per Quasi Adatti. Il pubblico si scatena, urla e balla. Dalle retrovie parte un Fammi Mio Fratellino, ma ci sta tutto. La serata prende una piega bellissima, tagliando le barriere che dividono, troppo spesso, fan e band. Toffolo parla, scherza e qualche volta perde le parole rendendo il concerto una cosa quasi intima per chi ha la fortuna di parteciparvi. Una band che ha sempre saputo essere attenta al suo pubblico e riuscire a parlargli in modo diretto, anche se alcuni brani sono stati scritti nel ’94, quando alcune facce tra il pubblico avevano meno di un anno. Un lungo applauso a chiudere il solito intenso concerto dei TARM. Saluti e arrivederci al Rivolta, per chi ci sarà.

Contenti insomma, e parecchio. I Tre Allegri Ragazzi Morti sembrano non aver perso lo smalto che li contraddistingue e anche questo Il Giardino dei Fantasmi, almeno al primo ascolto, sembra non deludere.
E questo è molto bello per un vecchio fan.

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