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THEGIORNALISTI: ecco il nuovo video “Diamo Tempo al Tempo”

Sarà quel “The” che ha portato qualcuno fuori strada, ma i Thegionalisti con il loro secondo disco “VECCHIO” si confermano sempre di più una band che fa musica per rimanere, una band lontana dall’essere il prodotto della sola moda dei tempi. Pur richiamando l’eccellenza della musica italiana e inglese che il 90 per cento del mondo ha amato e continua ad amare, risultano di una freschezza disarmante.
La sterzata artistica da Vol.I c’è stata eccome: i riverberi sono stati rinchiusi nei cassetti con i vestiti dell’anno passato, la solennità di Morricone, quella delle grandi piane americane, è stata messa da parte per parlarci più al cuore e più direttamente di un Italia che tutti amano e tutti conoscono ma che pochi di noi tirano fuori. “I Gatti” suona come un tema fantozziano, se la signora Pina fosse una gattara sarebbe la colonna sonora ideale di uno dei film sul ragionier Ugo. Ascolti la canzone “Vecchio” e ti vengono in mente Pasolini, via Veneto, Sordi e Monica Vitti; “Una domenica fuori porta” può considerarsi l’incontro ideale tra Sergio Caputo accompagnato dalla Plastic Ono Band.
L’album si apre con la rock’n’rollegiante “La tua pelle è una bottiglia che parla e se non parla vado fuori di me” che per scommessa diciamo subito che sarà una delle frasi più cantate dell’intero album. E a proposito di rock’n’roll non si può non citare “Pioggia nel cuore”, futura hit, “Bere”, song-pogo ai concerti, e “Cinema” la canzone punk del disco che descrive quei personaggi alla Mandrake alias Gigi Proietti in “Febbre da cavallo” che campano sommersi dai debiti di gioco e che di tanto in tanto tra una scommessa e l’altra si improvvisano attori tutto-fare di serie C. L’album si chiude con la toccante e ispiratissima “Nato con te”, tutta Fender Rhodes e Wurlitzer, il brano acustico e semi-psichedelico di questo lavoro.

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