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Robotmonkeyarm – Part one, two and three

2012 - Autoproduzione
surf/rock/garage/punk

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Tracklist

Part one... robot senza nome!
1. L'automa
2. Il brutto
3. La bella
4. Titoli

Part two... cinema vomitif & the white mask of doom!
1. Cinema Vomitif
2. Kill the Cutie
3. Deliria (the final girl)
4. Vengeance of the Sweater Girl

Part three... in memoriam to those we've lost and those we don’t remember.
1. The Psychogenic Stomp!
2. Dance Party Ending
3. l'epilogo (in memoria di Anthony de Mello)
4. APOE?4

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Con buona pace di Tarantino, il revival di b-movies e spaghetti western è comunque presente a priori nelle giovani generazioni. Poi, che il tutto possa in qualche modo essere considerato trash, di nicchia, di moda, hipster, avanguardista è soggettivo.
Anche oltreoceano.
Robotmonkeyarm è il progetto collettivo di un’infinità di musicisti – spesso polistrumentisti – americani che, fan della tradizione cinematografica italiana da far west e delle conseguenti soundtrack, gli rendono omaggio sconfinando nella cultura sci-fi, nel surf rock e nel punk coniugando perfettamente il tutto senza errori e mantenendo intatto il fulcro del discorso: i titoli sono quasi tutti in italiano.
È, infatti, indubbia la preparazione musicale di questa quindicina di artisti che, sfornando tre Ep di quattro brani ciascuno, ci fanno davvero da colonna sonora di minimovie tutti da immaginare: Part one… robot senza nome! ; Part two… cinema vomitif & the white mask of doom! e Part three… in memoriam to those we’ve lost and those we don’t remember.
Il progetto si accompagna con delle illustrazioni (cover delle singole raccolte) che riassumono il plot del film musicato in questione.
Il protagonista, neanche a dirlo, è proprio Robotmonkeyarm. Sì. Uno sceriffo robot con impiantato il braccio di uno scimmione che sfida il gorilla in questione (ipoteticamente c’è stato proprio uno scambio di arti) per riprendersi una Bella bambola biondina in bikini perché, potenzialmente, i protagonisti sembrano proprio essere dei giocattoli.
In questo lavoro si esplorano a pieno diversi mondi, tanto da dover riconoscere agli autori una evidente genialità di fondo a livello culturale. Senza dubbio.
Il genere non è identificabile come uno solo, quanto piuttosto si presenta come un mix variegato e oscillante tra 20-30 anni di storia di soundtrack cinematografiche (due soli brani, Deliria e The Psychogenic Stomp! sono cantati).
In realtà non c’è molto da dire perché sono le stesse tracce a parlare perfettamente da sole e a introdurre sia personaggi che temi, passando da duelli davanti al saloon dal pianoforte sgangherato ai film fantascientifici anni ’50 in stile Forbidden Planet, con evidenti accenni punk/psychobilly .
Riuscitissimi e ricercati.

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