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Il Diario Dell'Antigenesi

Vacanza, Lush Rimbaud, zZz, Eleleth, Elli De Mon : Il Diario dell’Antigenesi #19

Questa rubrica vuole essere un diario, una raccolta di pensieri, emozioni e suggerimenti su ciò che ci colpisce dei gruppi emergenti. Demo, EP, first release, MP3, tracce singole, bandcamp, myspace, e-mail. Tutto fa brodo e armonia per riempire queste pagine con nomi di progetti sconosciuti o anomali. Ci piace semplificare il tutto e mettere in collegamento realtà, persone e pensieri. Un percorso anomalo e brutale che non tiene conto delle tradizioni e del giudizio conforme. Come un’abiura della genesi, vogliamo prendere strade evolutive e di pensiero anarchiche e indipendenti, per seguire la nostra ricerca di forme artistiche nuove, che muovono i primi passi nel caos della creatività.
Se volete segnalare il vostro materiale potete mandare una mail a: antigenesi@impattosonoro.it . Vi avvertiamo che tutto ciò che ci arriverà passerà esclusivamente per la scimmietta pesca voti. Siete avvertiti.

A cura di Fabio La Donna.

Vacanza – Cancello (La Fine – Fallo Dischi, 2013)
Vacanza – CancelloNel primo numero di questa rubrica, uscito quasi un anno fa, tra i gruppi di cui avevamo parlato c’era il primo EP dei napoletani Vacanza (http://3.123.164.90/2012/04/26/speciali/diario-dellantigenesi-1-sur-vacanza-never-ending-apnea-hola-la-poyana/) che, con rabbia e potenza, ci donavano una suite di canzoni provenienti dal mondo punk\emocore. Un anno dopo esce per solita accoppiata La Fine – Fallo Dischi il loro nuovo EP dal titolo Cancello. Cinque canzoni per un totale di dieci minuti che consolidano la formula del gruppo e propongono sentieri di impeto e rabbia, ma questa volta più articolati, dove in certi punti (vedi Venezia o Nuvolari) si percepiscono dei lontani richiami wave direttamente dagli anni 80. I Vacanza con Cancello porgono il biglietto da visita definitivo per farsi conoscere e apprezzare, ora non rimane che fare il seguente passo ovvero consolidarsi e proporre ai loro sempre più numerosi seguaci un long playing.

Lush Rimbaud / zZz – The V’ll Series # 1 (fromSCRATCH Records, 2013)
lush_rimbaud_zzzPer affrontare con il piede giusto questo 2013, la fromSCRATCH innaugura una serie di split su vinile in edizione limitata con artwork a cura di Nicola Villani(V’ll). Questa prima uscita contiene nel lato A una grande proposta tutta italiana, i Lush Rimbaud, che confezionano due tracce con un immaginario post-kraut misto a tappeti space-ambiet e schizofrenie elettroniche. Se The Freak Dream si attesta sulla produzione tipica del gruppo, A Finger Composition è uno dei pezzi più riusciti con tutti gli elementi e le potenzialità dei Lush Rimbaud estese al massimo. Primo lato promosso a pieni voti. Il secondo ospita gli ZzZ con il loro mix di organo, batteria e onde elettroniche dai non troppo nascosti richiami wave. Alone è una traccia sognante con base dream-pop che “degenera” presto in qualcosa di più articolato senza mai perdere di semplicità e immediatezza. Pretty conclude il disco con uno stile club-oriented e che fa danzare tutti di gioia. Secondo lato promosso e vale lo stesso per questa nuova iniziativa fromSCRATCH.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=9bh8u_jDKYs[/youtube]

Eleleth – Theothanatology (Autoproduzione, 2013)
Eleleth – TheothanatologyEleleth è un progetto il cui nome va appuntato in agenda, un progetto musicale tutto da scoprire nato dalla collaborazione tra Michele (Gottesmorder, Nubilum), che si è occupato delle musiche, e Alex (Light Bearer) ai testi. Entrambi donano alla causa la loro voce. Quattro canzoni che rappresentano il ticket del pedaggio per poter attraversare un Acheronte più buio che mai. Il genere di riferimento può essere un doom nella sua veste più funerea e onirica (Colosseum, Skepticism), bombardato da tempeste droniche non troppo ossessive ma che compaiono saggiamente nei momenti giusti. Le voci sono usate in modo funzionale e ogni grido, ogni parola sputata è una lama che macella la pelle senza fare sconti. Last but not least i testi che consiglio di leggere per godere al meglio l’esperienza sonora del progetto. Theothanatology è un ottimo punto di partenza che spero faccia da apripista in attesa di nuovo materiale e magari di suite sonore più estese.

Elli De Mon – Leave This Town (Autoproduzione, 2013)
Elli De Mon - Leave This TownLa rubrica di questo mese si conclude con il primo 7” di Elli De Mon che sicuramente alcuni di voi si ricorderanno per il progetto Le-Li (http://3.123.164.90/2012/02/06/interviste/intervista-ai-le-li/) e le sue varie uscite sotto Garrincha Dischi (http://3.123.164.90/2012/02/06/recensioni/le-li-black-album/), contraddistinte dalle varie proposte indie-pop per la loro delicatezza e classe. Nel 7”, pur percependo una certa eleganza che lo contraddistingue, i sentieri musicali percorsi da questa one-girl-band sono più raggianti, essenziali e perché no anche “low fidelity”. Il calore e il brio dei Blues Guitar Man della prima metà del novecento come Sleepy John Estes si fonde perfettamente all’urgenza più punk-oriented dei The Gun Club, infondendo a questi tre brani una carica e una vivacità egregia. Leave This Town è una esperienza sonora interessante che consiglio di fare rimanendo sintonizzati sugli sviluppi di Elli De Mon.

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