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Off With Their Heads – Home

2013 - Epitaph
punk/rock

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Tracklist

01. Start Walking
02. Shirts
03. Nightlife
04. Focus On Your Own Family
05. Altar Boy Blues
06. Don’t Make Me Go
07. Come Find Me
08. Janie
09. Seek Advice Elsewhere
10. Always Alone
11. Stolen Away
12. Take Me Out

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A tre anni dalla loro ultima uscita “In Desolation”, tornano gli Off With Their Heads con il nuovo “Home”, battezzando il consolidato impegno con la Epitaph Records; raccolgono i cocci degli elementi grezzi e chiassosi del loro materiale recente e li arrotondano, grazie alla ormai rinomata supervisione onnisciente della Epitaph, con spunti autoironici e brillanti, risultando più lucidi e preparati ed, in maniera del tutto inedita, compongono il loro lavoro più ambizioso fino ad oggi. Tutto ciò, c’è da dire, avviene anche grazie al supporto di un maestro d’eccezione: Bill Stevenson dei Descendents.

Incisivi e versatili come forse mai erano stati in questi anni, modellano un delicato manufatto in bilico fra aggressività e melodia; un equilibrio sottile fra dolce e malinconica compostezza e la più sfrenata e rumorosa spensieratezza. Ogni brano odora di quell’energica rabbia che solo l’adolescenza può comprendere ed esprimere; attenzione, però, ciò non sta a significare vacuità di contenuti, nient’affatto. Tutt’altro: ogni singola canzone trasborda di metafore, parla coscientemente di dolore, mancanza, partenze, maturità, cambiamenti, preoccupazioni e notti insonni (“Nightlife”), importanza di riflessione (“Seek Advice Elsewhere”). Una rabbia radicata ed assimilata, dunque, e non superficiale, clinicamente sezionata ed analizzata, spiegata, argomentata poeticamente.
Principio e conclusione, punto di forza, cavallo di battaglia ed espressione massima del turbinio intero di emozioni che si rincorrono nelle strofe di “Home” è, in assoluto, la performance vocale di Ryan Young: le due ballate “Don’t make me go” e “Stolen Away”, su tutte, oltre ad essere un rilassante punto di sosta per l’orecchio dal frastuono punk degli altri pezzi, sono due eccellenti prove canore per il cantante degli Off With Their Heads, che quasi esce dagli argini del suo genere evidenziando un indiscutibile talento che potrebbe vederlo a suo agio in qualsiasi altro contesto, dal blues al folk. Gli accattivanti riff di chitarra, a loro volta, perfettamente accompagnano i suoi vocalizzi burberi per tutto lo scorrere del disco; nell’apertura “Start Walking”, a sorpresa, riecheggiano nella memoria accordi d’altri tempi, come quelli dei Cock Sparrer, per dirne una.
Si susseguono inni festosi trascinati, oltre che dal tono di voce sporcato, dai cori assassini e stentorei, creando ritornelli “sing-along”, gang vocali piacevoli; versi sensibili nonostante la rozzezza, working-class punk rock senza mezzi termini: “Shirts”, “Come find me”, due degli episodi più divertenti e gagliardi, ne sono solo un esempio.

The Menzingers, Sharks, The Gaslight Anthem, Bouncing Souls sono solo alcuni dei nomi a cui fare riferimento per cercare di definirli; la pluripremiata ditta Epitaph Records, ancora una volta, ci vede lungo.
Gli Off With Their Heads sono approdati; l’impressione lasciata è un senso di completezza: come se fossero tornati finalmente a “casa” dopo una lunga assenza… e non hanno mai suonato meglio.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=pBqGrTbcu44[/youtube]

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