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Il Collezionista Di Ossa

Eluvium, Piana, Telefon Tel-Aviv: Il Collezionista Di Ossa #24

Camminando nei meandri oscuri dei magazzini di Impatto Sonoro ci siamo imbattuti in molti cadaveri, interessanti resti umani che il tempo ha dimenticato e che abbiamo deciso di riportare alla luce per non lasciare alla polvere tutte queste avvincenti storie. Afflitti dalle nostre turbe ci sentiamo un misto tra The Bone Collector e Karl Denke. Presentarvi direttamente il corpo non sarebbe abbastanza frizzante, pertanto ci siamo imposti che ogni numero di questa rubrica sarà composta da tanti piccole falangi tagliate che vi doneremo come pillole. Starà a voi seguire le tracce al suon di musica e arrivare goduriosamente al corpo del reato.
“Mini-recensioni” di dischi finiti nel dimenticatoio, ristampe di glorie del passato, bootleg, archivi musicali e nuove uscite in formato musicassetta.
Dalla minimal wave all’industrial, passando per gruppi underground est europei, giapponesi e catacombe innominabili.
Oggi parliamo di un libro.

A cura di Fabio Gallato.

Eluvium – Copia (Temporary Residence, 2007)
copiaUn approccio concettuale che lima all’essenziale la pomposità di una strumentazione forse mai così ricca e stratificata per un disco di musica ambient: è questa la carta vincente giocata alla perfezione da Eluvium, pseudonimo utilizzato dal compositore statunitense Matthew Cooper, direttore unico di un’orchestra timida e silenziosa, che smussa asperità ed estremismi del genere per raccontare con la musica ogni piccola bellezza del quotidiano. Ci sono strati su strati di archi e fiati, filtrati in soffici droni o annichiliti da solenni note di pianoforte, in un suggestivo continuum fatto di oceani di iterazioni elettroniche e distese infinite di nebulose rumoristiche, di placide meditazioni e inquiete memorie. Si sfiora più volte l’incontro/scontro tra classicismo e modernità, ed è forse proprio questo a fare di “Copia” uno dei dischi di musica ambient migliori di sempre.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=la1n7TkexQY[/youtube]

Piana – Eternal Castle (Noble, 2007)
Piana-2007-Eternal_CastleLa storia di “Eternal Castle”, terzo album di Naoko Sazaki, artista tra le più apprezzate all’interno di un certo movimento pop timido e crepuscolare proveniente dal Sol Levante, è molto semplice: Piana – questo è il nome d’arte della Sazaki – fa a pezzetti l’intera scena J-Pop e la ricompone in un’aura angelica, sciorinando con leggerezza un’abilità quasi aliena nel plasmare piccole composizioni in continua e perfetta evoluzione, ora fiumi di trovate prettamente pop, ora fiori che sbocciano piano in praticelli di elettronica minimale e pura sensibilità ambient. Si gioca con gli stili, con una voce sempre incantevole, con la perenne e leale lotta tra l’acustico e l’elettronico, il tutto esemplificato al meglio da quello che è l’episodio migliore della raccolta, “Snowflakes”, quasi 7 minuti di emozioni che si rincorrono in un climax sottile di nostalgia e liberazione, un sali-scendi tra vette di invidiabile ispirazione.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=j99FsKhsJ4E[/youtube]

Telefon Tel-Aviv – Fahrenheit Fair Enough (Hefty, 2001)
ffIl debutto dei Telefon Tel-Aviv, duo di stanza a Chicago formato da Charles Cooper e Joshua Eustis, ad inizio dello scorso decennio destò critica e pubblico con un approccio fresco ed elegante alla dance strumentale del periodo. Niente inutili fronzoli o rischiosi vagheggi concettuali: “Fahrenheit Fair Enough” è un ricco trattato sul meglio delle tendenze elettroniche, in grado di tramutare il furore drum’n’bass e i suoi oceani glitch in scarne piogge di minimalismi ambient e trip-hop. Tra orchestrazioni gentili e rumori sfocati, ci si trova di fronte ad un avvolgente sincretismo elettronico, quasi perfetto nell’ibridare formule tra le più disparate e regalare comunque un romantico flusso unitario e coerente.
Non riusciranno a fare altrettanto nei due successivi episodi, Map of What Is Effortless (2004) e Immolate Yourself (2009), convincenti solo per brevissimi tratti e tristi preludi al tragico e inaspettato suicidio di Charles Cooper avvenuto nel 2009.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=lcTt3VmoCCk[/youtube]

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