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A Great Big Pile of Leaves – You’re Always On My Mind

2013 - Topshelf Records
indie/rock/math

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Tracklist

1. Snack Attack
2. Flying Fish
3. Pet Mouse
4. Slumber Party
5. Back To School
6. Egocentrism
7. Ambiversion
8. Fun in the Sun
9. Locus of Control
10. Pizzanomics

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Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista. Lo cantava Caparezza, lo confermano gli addetti ai lavori. Poi ci sono quelle band che riescono a realizzarlo veramente bene, di fatto, anche meglio del primo.

E’ il caso degli A Great Big Pile of Leaves, quartetto di Brooklyn, di stampo indie rock, che ha all’attivo un LP auto-prodotto rilasciato nel 2010 e una manciata di EP. Uscito il 2 luglio, You’re Always On My Mind è uno dei migliori prodotti dell’estate, per quanto riguarda la scena indipendente. Le melodie piacevoli e vivaci si uniscono a temi come la bellezza delle cose semplici e ai piaceri genuini. I testi seppur di agevole comprensione, non risultano banali e in alcune canzoni trattano anche argomenti più seri come la malinconia, la nostalgia, la solitudine e l’insoddisfazione. Quello che colpisce è lo stile di canto di Pete Weiland, frontman del gruppo, che riesce a modellare la sua voce in ogni canzone rendendola gradevole e rilassante.
You’re Always On My Mind è caratterizzato da una prima metà con sonorità frizzanti e una seconda parte più lenta e riflessiva. L’album si apre con Snack Attack, una canzone frenetica, che dà una carica esplosiva. Flying Fish parla dell’insicurezza nell’affrontare il mondo, mentre Pet Mouse, cantata con Justin Pierre, ha un’energia ottimista che la rende una delle canzoni più stravaganti e memorabili. Slumber Party e Back to School sono le due tracce dove ci sono chiari riferimenti agli anni della scuola. Nella prima si parla di feste e pigiama party stile American Pie, nella seconda di cene con ex compagni di classe, dove si ricordano aneddoti passati. Con Egocentrism si entra nella seconda metà dell’album, dove le sonorità si rallentano e i temi si fanno più riflessivi. Questa canzone parla della frustrazione della vita quotidiana. Ambiversion racconta di un adolescente che cerca di cambiare per far colpo su una ragazza. Fun in the Sun è probabilmente il punto più alto a livello tecnico della seconda metà dell’album. La contrapposizione tra il titolo e la sensazione reale e agrodolce della canzone la rende accattivante. Locus of Control è l’unico pezzo acustico. La voce di Weiland è accompagnata dai cori che accentuano ancora di più la componente onirica. Pizzanomics chiude l’album ed è l’emblema della semplicità, che riprende il tema di raccordo.

In conclusione diciamo che You’re Always On My Mind è un album davvero ben fatto che consigliamo di ascoltare in particolar modo agli amanti dell’indie rock, ma che raccoglierà consensi anche da parte di chi predilige altri generi. Noi lo inseriamo nel nostro lettore mp3, sapendo che diventerà la colonna sonora dell’estate 2013.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=WOhuJDlU9Yc[/youtube]

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