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Volto! – Incitare

2013 - Concord Music Group
rock/prog/jazz

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Tracklist

1. Grip It
2. Gillz
3. Whopner
4. Drumbeaux
5. Quirk
6. BHP
7. Meltdown
8. Tocino
9. I'm Calm Now

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A Danny Carey piace improvvisare. Ah, giusto, per i più distratti Danny Carey è il batterista dei Tool. E nei Tool mi sa che non s’improvvisa più di tanto, cubiche come sono le loro strutture. Quindi che fare mentre la band madre è in stand by, e mentre Maynard James Keenan se ne va a zonzo con le sue voglie d’industrial e vino (leggi Puscifer)? Semplice: incidere il primo album con l’”altra” band ossia i Volto!.

Ad affiancare il gigante con le bacchette troviamo Lance Morrison al basso, John Ziegler alla chitarra e Jeff Babko alle tastiere. Incitare è un bel calderone di fusion, rock progressivo e jazz spaziale, registrato rigorosamente in analogico e in presa diretta da un signore che di nome fa Joe Barresi (che già ha prodotto l’ultima fatica dei Tool nonché, se proprio volete, i Melvins, i Tomahawk, le L7, ecc.ecc.ecc.) e (che ve lo dico a fare?) jammato e suonato coi controcazzi.
Ad aprire il lavoro ci troviamo davanti alla sberla ritmica di “Grip It”, riff di chitarra granitico accompagnato dalle tastiere di Babko (tastiere di ogni genere signori, infatti il sapor acido si sente, si va dal Fender Rhodes al micidiale Arp Odissey fino al Roland Jupiter-8, insomma tutta roba che fa male), dove un basso serrato alla ritmica degenerativa di Carey crea un collante folle tra le parti in gioco e che si scioglie in un’apertura fusion che vede come protagonisti proprio Ziegler e Babko che si dividono lo spazio solista, fino a tornare al tema portante. Fantastico il delirio tribale che introduce “Drumbeaux”, rampa di lancio per un’altra bella cartella di rock progressivo, che sarebbe inutile non accostare ai Tool di “Opiate” e “Undertow”, ma il cui intento è veramente opposto, i riff pur circolari sono molto più “aperti”, il suono è seventies senza suonare vecchio e attacca al muro tanta è l’energia sprigionata, e il solo di Carey, “disturbato” da sprazzi elettrogenetici, sa di Cobham tanto di Brufford e magari un pizzico di Bozzio. E quando l’improv si fa davvero acida ed elettronica? Arriva “Meltdown”, un delirio elettrostatico, in cui ogni matrice rock è perduta chissàdove, e dove le tastiere più che figlie di Joe Zawinul diventano sorelle dei Supersilent immerse in un noise delirante e metafisico e ci porta alle malignità di “Tocino”, che par di sentire i Weather Report incazzati neri (ah, guardatevi il video a firma dell’altro Tool Adam Jones), con il basso di Morrison a mordere forte le orecchie.

Zappiano, se volete, fin dalla copertina, Incitare è fusione incattivita del divertirsi jammando tra mostri.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=lFy0XesaLOg[/youtube]

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