Survival Rate non è solamente il misterioso e seducente Altro -la donna da molti concepita- e si sottrae al funzionamento biologico di certa musica al femminile.
L’autrice del progetto Winter Severity Index, Simona Ferrucci, non sceglie di indossare leggings di pessimo gusto e di cantare un pop porno. In questo secondo EP porta avanti la ricerca di un sound che vuole dirsi individuo e non femminilità poco convenzionale. La chitarra cessa di essere uno strumento passivo e feconda le porte di una cold wave che non sta nel giorno e nella notte, nel maschile e femminile, ma nella purezza. In un punto neutro che è tramonto sussurrato in preghiera. E quando arrivano le mani di un uomo (nel remake di Vesperbild) si genera contaminazione, il vero incontro, il remix nel sen(s)o filologicamente più puro: l’intreccio del corpo del suono è respiro sincronico.
L’EP, situato come Persefone tra l’oltretomba e la terra, chiude la collaborazione con Mushy e anticipa l’uscita del primo full lenght. E sin dalla copertina, dove sono impresse la mano della giovane Ferrucci e quella di sua nonna, è un invito a mantenere puro il nostro essere anche se questo dovesse farsi sporco e consumato. La dolorosa consapevolezza dell’introspezione può condurre all’acqua più limpida e quindi alla ricchezza spirituale. Senza martini e senza lacca esistono eroine in grado di rivoltare il muro del suono femminile italiano con la loro chitarra.
Che il Cielo le protegga dalle brutte canzoni!