Già da Lasagni (che ha un video eccezionale, va detto) di capisce subito che non sarà un disco facile: ci infilano un bel po’ di sonorità punk senza però fermarsi a quello, c’è un qualcosa che gira e rigira non si riesce ad afferrare bene. Lo si inizia a intravedere chiaro nella traccia successiva, dove si intervallano momenti contrari tra loro. L’alternanza, quella è che non si riusciva a prendere al volo. Quella è che rende questo EP così apprezzabile, così difficile da non riascoltare.
Ancora un pezzo così, incredibilmente azzeccato, e poi via su Oh My Gong, rumori quasi di sottofondo e psichedelica per riprendere il fiato. Il tutto si chiude con Un Bacio per Te, col suo basso irresistibile.
Un album che, descritto a parole, potrebbe estrudere dall’ascolto buona parte delle orecchie indie-abituate che si trovano in giro: invece è una piccola perla, che si fa rimpiangere solo la breve durata. Qualcosa di davvero pregiato, che sarebbe un peccato rilegare lontano dal grande pubblico.
In mezzo a tutto, in Latex, c’è una voce femminile che spiega in inglese il procedimento per la creazione del latex; sembra tenti di rimanere il più distaccata e professionale possibile ma risulta una delle voci più conturbanti che mi ricordi. Ci sarebbe da volerla conoscere.
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